Occorre una forte presa di posizione, come dichiarato anche dal Presidente Nazionale UNCEM Marco Bussone e dal Presidente UNCEM Tiziano Maffezzini, serve un impegno specifico verso la piena attuazione della Risoluzione e della relativa Agenda, con una attuazione da parte della Commissione e specifiche iniziative, strategie e finanziamenti".
La risoluzione si muove da un progetto che guarda a territori montani che chiedono di non essere marginalizzati. Si tratta delle zone rurali, periferiche, di montagna, isolate che rappresentano gran parte del territorio bresciano, italiano, ma anche europeo. Cittadini e Comuni, tutti gli Enti locali montani da troppo tempo chiedono a gran voce maggiore attenzione e servizi. A queste zone vanno dedicati non solo i necessari finanziamenti, ma insieme devono essere elaborate politiche settoriali di intervento che consentano il loro rilancio, economico ma non solo.
Il modello per l'intervento, secondo Mottinelli, può essere la riorganizzazione dei servizi alla collettività da una parte, lo sviluppo e la crescita delle imprese dall'altro. L'Agenda Montagna potrebbe dare un pieno senso di compiutezza ad Eusalp, la Strategia macroregionale alpina, finora rimasta inattuata e debole, proprio come la Convenzione delle Alpi.
"Per raggiungere questi obiettivi – ha concluso Mottinelli – occorre un coinvolgimento delle comunità, attraverso i Comuni, gli Enti locali, fondamentali in questo passaggio che guarda con forza e concretezza alla sviluppo della montagna".