Chi viene a Ossana sa che qua ogni anno può trovare creazioni che si distinguono per l’indiscutibile ed elevato valore artistico e soprattutto perché raccontano la storia, anche del territorio, e la fanno rivivere”.
Tra queste, particolarmente apprezzata l’opera in terracotta (fatta giungere per l’occasione dalla Sicilia) che richiamava la rievocazione della nascita di Gesù, realizzata per celebrare gli 800 anni dalla prima rappresentazione del Presepe, avvenuta nel 1223 a Greccio (Rieti) per merito di San Francesco d’Assisi. All’interno del percorso espositivo, delimitato dall’ormai iconico filo rosso e illuminato da antiche lampade artigianali, i visitatori hanno potuto soffermarsi sulla varietà dei presepi, evidente non solo nei temi trattati ma anche nelle dimensioni e nei materiali (alcuni particolarmente originali) con cui sono stati realizzati da espositori di professione o occasionali. Tutti, comunque, animati dal profondo attaccamento per il territorio e dalla volontà di contribuire alla valorizzazione di una delle sue manifestazioni simbolo. Un’edizione che ha fatto da ideale contesto alla celebrazione ufficiale dell’ingresso di Ossana nel club de “I borghi più belli d’Italia” (avvenuto nel 2022), con la consegna della bandiera dell’associazione da parte del presidente Fiorello Primi proprio in occasione dell’inaugurazione della rassegna.
Oltre ai presepi, anche le molte iniziative collaterali organizzate durante tutto il periodo dell’esposizione hanno contribuito a richiamare nel piccolo borgo dell’Alta Val di Sole persone di ogni età: tra queste, il Mercatino e la Casa di Babbo di Natale e l’arrivo anticipato della Befana, che il 2 gennaio in sella alla sua scopa si è calata dal campanile della chiesa di San Vigilio sotto gli sguardi incantati dei bambini (e pure degli adulti). Uno spettacolo reso ancor più scenografico dalla neve artificiale. “Questa idea è piaciuta così tanto che il prossimo anno la riproporremo in una versione ancora più sviluppata, vedremo di costruirci attorno una bella storia”, sottolinea Luciano Dell’Eva, presidente dell’associazione Il Borgo Antico, che insieme all’amministrazione comunale e in collaborazione con l’Azienda per il Turismo Val di Sole ha organizzato l’esposizione, con il prezioso contributo di quasi 30 volontari. “Vedere così tanta partecipazione ripaga ogni sforzo: anche il giorno delle prove c’erano decine di persone ad assistere. I presepi di Ossana riescono a trasmettere serenità, permettono di conoscere l’anima pura della sua comunità”.
Quella che verrà, per il “Borgo dei 1000 presepi” sarà la venticinquesima edizione: un traguardo speciale. “Ognuna è come un tassello che va arricchire il mosaico. Ciò che conta è introdurre sempre qualcosa di nuovo, che sappia sorprendere o comunque suscitare un’emozione, restando tuttavia fedeli ai valori che ci contraddistinguono. Abbiamo già in mente vari spunti, vedremo di concretizzarne quanti più possibili ”, conclude Dell’Eva.