Superiore alle attese anche la produzione lorda vendibile (PLV), in linea con la media degli ultimi cinque anni.
“I risultati raggiunti sono motivo di soddisfazione, i dati sono positivi e la qualità è stata molto alta - commenta Luca Zaglio, direttore generale di Melinda, La Trentina e Apot -. In futuro dovremo lavorare sempre di più sul concetto di filiera guardando al mercato globale e facendoci trovare pronti a prendere decisioni rapide e incisive, anche, nel caso, in discontinuità con il passato. Fondamentale, inoltre, puntare sullo sviluppo e la diffusione della tecnologia a partire dal campo, così come sulla centralità del brand Melinda nella gestione di tutte le varietà”.
Il contesto macroeconomico, nel frattempo, appare tuttora condizionato da variabili problematiche, a cominciare dalle spinte inflattive che condizionano il mercato così come la produzione, inevitabilmente interessata dall’incremento dei costi degli input agricoli e dell’energia.
“L’anno è stato segnato da un’elevata qualità del prodotto e i mercati hanno risposto bene determinando un risultato positivo in termini di ricavi, ma la prudenza è d’obbligo - dichiara Ernesto Seppi, presidente del Consorzio Melinda -. “A un buon fatturato, infatti, fanno da contraltare i costi che sono cresciuti notevolmente negli ultimi anni sotto la spinta dell’inflazione generale. Il fenomeno interessa tutta la catena e di questo dobbiamo necessariamente tenerne conto. Siamo consapevoli, del resto, di quanto l’incremento del costo di produzione penalizzi particolarmente gli stessi agricoltori chiamati a fronteggiare spese sempre più ingenti che impattano in ultima analisi sui margini di profitto”.