Trento - La Polizia Postale, in occasione della Giornata nazionale contro la violenza sulle donne, rinnova il proprio impegno sul tema della violenza online nelle scuole primarie e secondarie sul territorio nazionale.
Nel contesto delle attività di informazione e sensibilizzazione sull'uso consapevole delle nuove tecnologie di comunicazione, gli operatori della Polizia Postale svolgono periodici incontri sul territorio provinciale per aiutare bambini, adolescenti e ragazzi ad affrontare insieme i temi della educazione digitale e della sicurezza sul web.
Al centro del dibattito con gli specialisti della Polizia Postale, il dialogo intergenerazionale sui temi del digitale, per sviluppare le competenze fondamentali per vivere online e in rete con consapevolezza, nel rispetto degli uni con gli altri, senza correre il rischio di essere autori o vittime di revenge porn, sexting e di tutte le varie forme di prevaricazione connesse ad un uso distorto delle tecnologie.
L’obiettivo delle attività è sensibilizzare gli studenti sempre più precoci nell’utilizzo dei device, esposti sulla rete internet e vittime di revenge porn a sfruttare le potenzialità comunicative del web e delle community online, senza correre rischi connessi a comportamenti scorretti o pericolosi per sé e per gli altri.
La formazione sui temi della sicurezza e dell’uso responsabile della rete è un impegno quotidiano della Polizia di Stato e la collaborazione con il Ministero dell’Istruzione è assolutamente determinante.
Un impegno avvalorato anche dai dati sul rapporto tra giovanissimi e sicurezza online: l’avvento della pandemia ha di fatto bruciato le tappe di una progressione della diffusione dell’uso delle nuove tecnologie in fasce di età sempre più precoci.
L’attenzione di genitori e insegnanti deve rimanere molto alta anche sui bambini più piccoli che, obbligati negli ultimi anni dalla pandemia ad approcciare sempre più precocemente il web, rimangono i più fragili ed esposti al rischio online.
La Polizia Postale e delle Comunicazioni, lo scorso anno ha trattato 203 casi di stalking perpetrato anche attraverso l’uso della rete, contro i 151 dell’anno 2020, con un incremento pari al 34%.
Su 203 casi trattati nel 2021, che hanno portato ad indagare 76 persone, il 75% delle vittime sono state donne (137 adulte e 15 minorenni).
Su 115 casi trattati dal 1 gennaio 2020 al 30 settembre 2022, che hanno portato ad indagare 48 persone, il 64% delle vittime sono state donne (64 adulte e 10 minorenni).
Per quanto concerne il reato di molestie perpetrato attraverso l’uso della rete lo scorso anno sono stati trattati 706 casi contro i 532 dell’anno 2020, con un incremento pari al 33%.
Su 706 casi trattati el 2021, che hanno portato ad indagare 112 persone, il 65% delle vittime sono state donne (415 adulte e 44 minorenni).
Su 430 casi trattati dal 1 gennaio 2020 al 30 settembre 2022, che hanno portato ad indagare 40 persone di cui 3 tratte in arresto, il 66% delle vittime sono state donne (259 adulte e 25 minorenni).
Il Revenge Porn lo scorso anno ha fatto registrare 265 casi contro i 126 dell’anno 2020, con un incremento pari al 110%. Su 265 casi trattati nel 2021, che hanno portato ad indagare 120 persone di cui 4 tratte in arresto, il 79% delle vittime sono state donne (185 adulte e 25 minorenni).
Nei primi nove mesi di quest’anno i casi trattai sono già 137 che hanno portato ad indagare 52 persone.