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The Giant Triathlon 2018: Nucera e Sonzogni battono freddo e avversari. Le classifiche

domenica, 2 settembre 2018

Livigno – The Giant Triathlon quest’anno è diventata una vera e propria prova per ciclisti e questo ha riservato delle grandi sorprese in vista della classifica finale. Giovanni Nucera e Marco Corti hanno infatti letteralmente mischiato le carte, obbligando i due favoriti di giornata, Fontana e Zamora, ad una rincorsa estenuante e andando a occupare i primi due gradini del podio in maniera netta. A causa delle proibitive condizioni meteo infatti e in conformità con le normative ITU, l’organizzazione ha deciso questa mattina di abolire la frazione natatoria di The Giant. La gara si è trasformata quindi in una prova bici-corsa, con le due frazioni nelle intenzioni iniziali esattamente corrispondenti a quanto previsto da programma.

giantLa partenza di gara è stata data a cronometro con gli atleti che sono partiti in coppia, distanziati di 30 secondi gli uni dagli altri. I primi a partire sono stati Daniel Fontana e Marcel Zamora con i pettorali 1 e 2. Era annunciata da tempo la sfida tra i due; con la soppressione della frazione natatoria però le carte in gioco si sono un po’ mischiate.

Gli atleti sono partiti dalla strada prospiciente il Lago del Gallo con l’idea di percorrere un giro unico di ciclismo di 96 Km con circa 2600m di dislivello, transitando anche nella confinante Svizzera. Il programma avrebbe previsto la partenza da Livigno 1815m slm, e dopo circa 13 Km di pianura, l’attraversamento dell’affascinante Tunnel del Gallo per entrare nella confinante Svizzera e affrontare il Passo del Fuorn (2149m). Una lunga e magnifica discesa fino in Val Muster (1375m slm), dove si sarebbe iniziata la scalata al Passo dello Stelvio (secondo passo più alto d’Europa, 2757m slm) attarverso il versante Svizzero dell’Umbrail Pass. La pioggia però in quota si è presto trasformata in neve e così la mitica ascesa allo Stelvio è risultata impraticabile, obbligando il Direttore Gara ad optare per una deviazione a Bormio direttamente verso il Passo Foscagno (2291m slm), per poi arrivare a Trepalle di Livigno in Via del Pont in T2 (2030m slm).

La destrezza alla guida della bici di Nucera e corti, provenienti entrambi dal ciclismo, ha permesso loro di accumulare un grande vantaggio soprattutto in discesa, staccando così i due favoriti di giornata di diversi minuti. Il primo ad arrivare al cambio per la frazione podistica è stato proprio Nocera, con un distacco di oltre 15’ sul diretto inseguitore che a sua volta ha preceduto Zamora e Fontana di diversi minuti.

Con una frazione ciclistica strepitosa è stato Nocera ad andare a vincere obbligando tutti gli avversari ad inchinarsi al suo volere. I 21 km della corsa sono stati per lui soltanto questione di amministrazione delle forze. Secondo sul traguardo è stato Simone Corti, che ha preceduto lo spagnolo Zamora che ha fatto proprio il bronzo.

Anche la gara femminile ha visto la debacle di una delle favorite della vigilia. Kerstin Petsch al termine della prima lunga discesa ha preferito alzare bandiera bianca a causa dei primi sintomi di ipotermia che le impedivano di controllare adeguatamente la bici. Lo scettro del comando della gara è passato così a Cristina Sonzogni, vincitrice a Livigno della prima edizione di ICON. Capace di una bella frazione ciclistica, la Sonzogni si è portata al cambio bici-corsa con un buon margine di vantaggio sull’austriaca Martina Donner, che a sua volta a preceduto Cristina Cominardi. Quest’ordine è rimasto invariato per tutti i 21 km dell’ultima frazione, andando così a comporre un podio che non ha avuto altre papabili pretendenti.

STAND THE GIANT – LE CLASSIFICHE



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