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Speciale giornata al Corvatsch per i ragazzi ipovedenti del G.S.C.L

sabato, 14 marzo 2020

St. Moritz – Una speciale giornata per i ragazzi ipovedenti sulle nevi del Corvatsch. L’evento è stato promosso a inizio marzo, prima che scoppiasse l’emergenza coronavirus. Il Gruppo Sciatori Ciechi Italiani (G.S.C.L), costituito 25 anni fa da persone che si dedicano alla disciplina sportiva dello sci da discesa, è un punto di riferimento e organizza uscite e recentemente sono stati graditissimi ospiti del Corvatsch e hanno potuto vivere una splendida giornata di sano e straordinario sport, effettuando discese con sicurezza e grande divertimento le bellissime ed impegnative piste di questa splendida montagna dell’Engadina.

Corvatsch Como 1USCITA AL CORVATSCH – Il G.S.C.L., fondato sul volontariato, organizza uscite nelle stazioni sciistiche e da almeno 15 anni, grazie alla straordinaria sensibilità e generosità dei responsabili degli impianti, raggiunge le splendide piste del Corvatsch e gode di eccezionali emozioni che solo lo sci alpino può offrire con la massima libertà ai non vedenti.

Il responsabile del G.S.C.L., Mario Mazzoleni, unitamente a tutti gli amici del gruppo comasco, ha rivolto espressioni di grande gratitudine e di forte riconoscenza ad Andrea Cristina Rominger, responsabile marketing della società degli impianti di risalita del Corvatsch, ai responsabili degli impianti e a Beppe Strada.

IL CENTENARIO – L’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti celebra quest’anno il centenario della sua fondazione, avvenuta appunto nel 1920 per merito di un valoroso eroe della Grande Guerra Aurelio Nicolodi, primo grande Presidente nazionale del sodalizio dal 1920 al 1945. Con alcuni suoi Amici privi della vista ha costituito un’Associazione, prima nel mondo, che subito si è diffusa in tutta Italia attraverso la costituzione delle varie sezioni provinciali e i consigli regionali: tutti i dirigenti di allora e di oggi, con il sostegno dei tantissimi soci, si sono impegnati e fortemente battuti per il riscatto morale e materiale dei privi della vista italiani.

Gli obiettivi primari da raggiungere, i diritti fondamentali da conquistare erano e sono ancora oggi quelli dell’istruzione, del lavoro, dell’assistenza da assicurare a tutti i disabili visivi e fra i tanti altri sacrosanti diritti da garantire vi è anche quello altrettanto basilare dell’attività fisica, dello sport che ha dato grande entusiasmo ai ragazzi che hanno fatto tappa al Corvatsch.



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