Ponte di Legno - Quello delle bici è un comparto economico che non mostra segni di sofferenza e anzi sta conquistando nuove fette di consumatori. Al suo interno, il sottogruppo più dinamico è senz’altro quello delle e-bike. A confermarlo sono i dati che anno dopo anno vengono comunicati da Confindustria ACMA (che riunisce i principali produttori): l’ultima rilevazione, relativa al 2019 e presentata ad aprile, indica una crescita delle bici elettriche del 13%, arrivando a sfiorare le 200mila unità vendute (a fronte delle 173mila dell’anno precedente). Un aumento che fa seguito a quelli, sempre a doppia cifra, degli anni precedenti: +17% nel 2018, +18% nel 2017, +13% del 2016 e +20% del 2015.
Il perché della crescita è presto detto: il comparto è capace di intercettare un pubblico molto ampio, grazie alla versatilità del mezzo, perfetto sia per gli spostamenti urbani sia per i momenti ludici e per il turismo. Consentono infatti di coprire distanze più lunghe con velocità medie più elevate, aprendo quindi nuove opzioni di mobilità e di vacanza.
In questo senso, peraltro, l'emergenza Coronavirus può rappresentare anche un paradossale aiuto: le e-bike permettono di mantenere le distanze di sicurezza. Inoltre, al pari delle bici tradizionali attivano il metabolismo di chi le usa e come tale ne aumentano le difese immunitarie. Tutti fattori preziosissimi per aiutare ad arginare il virus.
PAROLA D’ORDINE: PIANIFICAZIONE
In montagna, le e-bike hanno ulteriori indubbi vantaggi: permettono ai turisti di spaziare su aree più ampie e uniscono il piacere del relax a quello dell’attività fisica.