Erano presenti, anche in divise d’epoca, i rappresentanti dei gruppi Kaiserschützen, Kaiserjäger e Standschützen, delle compagnie Schützen, della Croce Nera Austriaca, dei Gruppi Alpini del Trentino e della Lombardia, dei Carabinieri, delle associazioni ex Combattenti e delle associazioni di volontariato della Val di Sole e della Val Camonica.
Le autorità - Tra le altre autorità il sindaco di Vermiglio, Anna Panizza, il presidente della Provincia di Trento, Ugo Rossi, il presidente della Provincia di Brescia, Pierluigi Mottinelli, Lorenzo Ossanna, vicepresidente del Consiglio regionale Trentino Alto Adige, l'onorevole Emanuela Rossini, Franco Panizza, che ha rappresentato il Trentino alle commemorazioni del Centenario della Grande Guerra, Alberto Pattini, consigliere comunale a Trento, Carlo Daldoss, il console generale d’Austria a Milano, il presidente della Croce Nera del Vorarlberg, quindi i sindaci della Val di Sole, tra questi Angelo Dalpez di Pejo, e decine di amministratori.
La cerimonia - Dopo la sfilata che ha preso avvio alle 10 da Capanna Presena, con le note della Banda Ossana-Vermiglio e raggiunto il monumento della fratellanza, alle 10.45 il Cappellano militare, padre Giorgio Valentini, e il parroco di Vermiglio don Enrico Pret, hanno celebrato la Santa Messa, allietata dak Coro “Santa Maria Assunta” di Tassullo. Durante l'omelia padre Valentini ha citato Papa Francesco e ricordato che “la cerimonia odierna è anche un momento di pacificazione". Poi ha evidenziato i valori della pace, dell'amicizia e della solidarietà.
Al termine della Messa il momento toccante della deposizione delle corone al monumento della Fratellanza, seguito dalla salva d’onore della Compagnia Schützen della Val di Sole, l'intervento delle autorità, in particolare del sindaco di Vermiglio, Anna Panizza, del Governatore trentino, Ugo Rossi, del presidente della Provincia di Brescia, Pier Luigi Mottinelli.
La Festa della Fratellanza come è stata ricordata dalle autorità "è una manifestazione unica, che ha l’obiettivo di ricordare coloro che persero la vita tra le vette al confine tra Trentino e Lombardia e riflettere sul valore dell’amicizia, oltre i confini e al di là delle bandiere". Il presidente della Provincia autonoma di Trento ha esortato alla riconoscenza verso i caduti, che con sofferenze indicibili hanno permesso alle nostre valli di vivere in pace. Ha poi invitato tutti a costruire con coerenza ancora oggi la pace, attraverso atti concreti.
Il riconoscimento - Nata nel 1977 per volontà di Emilio Serra e di Kurt Steiner e oggi portata avanti dal figlio di Emilio, che nell'occasione ha ricevuto due riconoscimenti per il suo operato, l'aquila di San Venceslao della Provincia autonoma di Trento e una croce d'argento austriaca, la Festa della Fratellanza vuole riunire le associazioni italiane e austriache sui monti della Presena e del Tonale, luoghi che furono teatro di una cruenta guerra di trincea, per lanciare un messaggio di amicizia e di speranza. Un’idea quantomai attuale e condivisa, visto il numero di persone che ha voluto raggiungere oggi a piedi o in funivia quota 2.600 per celebrare la fratellanza di coloro che un tempo si sono combattuti fra quelle vette e per riflettere sul valore della pace.
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