Cerimoniere della "festa" Marcello Serra.
Durante l'omelia padre Giorgio Valentini ha ricordato i valori della pace e della fratellanza che uniscono le comunità e le diverse nazioni ed ha evidenziato un episodio della prima battaglia della Grande Guerra, nel giugno 1915, quando gli austriaci e italiani si aiutarono nella cura dei feriti sul ghiacciaio Presena e questo gesto andò oltre quanto stava accadendo sulle montagne di confine.
"Questo episodio - ha detto padre Giorgio Valentini - è un esempio che i gesti di solidarietà e di fratellanza vanno al di là di tutto". Nell'omelia padre Valentini ha invitato tutti i presenti, le autorità, gli amministratori, i politici a lavorare per il "bene del Paese nel segno della pace".
Dopo la deposizione delle corone al monumento alla Fratellanza, opera di Emilio Serra, che da 42 anni ospita delegazioni austriache e italiane unite nella festa della fratellanza, sono intervenute le autorità, in particolare il sindaco di Vermiglio, Anna Panizza, e Achille Serra, figlio di Emilio ideatore della manifestazione, che hanno sottolineato il significato di questa festa che va al di là di ogni appartenenza e di ogni confine.
Tra il 1915 e il 1918 i due eserciti, italiano e austriaco, si affrontarono in una estenuante guerra di posizione, in condizioni climatiche estreme, di cui ancora oggi troviamo le crude testimonianze. Il primo scontro avvenne il 9 giugno 1915: l’attacco italiano venne respinto dalle linee austroungariche e la linea del fronte si attestò a Passo Paradiso, per là rimanere fino al 1918. Nel solo inverno 1916-1917, straordinariamente freddo e funestato da innumerevoli valanghe, sul fronte italo-austriaco che correva dallo Stelvio al Garda, morirono 30.000 soldati. Nell’estate 1915, il paese di Vermiglio, già privato degli uomini inviati al fronte, venne evacuato nel campo profughi di Mitterndorf, nell’Austria superiore: gli sfollati furono 1500 e di essi, 204 non fecero ritorno. Oggi quegli eventi tragici hanno numerosi luoghi simbolo:
Oggi si è così perpetuata l’intuizione di Emilio Serra e di Kurt Steiner, che dal 1977 hanno voluto sui luoghi della Guerra Bianca i vecchi nemici, ora impegnati in un comune percorso di pace. E ancora una volta, l'organizzatore è stato Achille Serra, figlio di Emilio, in collaborazione con il Comune di Vermiglio e la collaborazione della Croce Nera Austriaca, Azienda per il Turismo Val di Sole, Protezione Civile, Associazione Nazionale Alpini, Federazione Italiana dei Combattenti Alleati, Incontri Italo-Austriaci della Pace, Pro Loco Vermiglio, Adamello Ski, Carosello Tonale.
La festa della Fratellanza, per un maggior coinvolgimento della comunità, si è conclusa con un momento conviviale ai laghetti di Vermiglio.
VIDEO