Un altro ambito ad alto tasso di partecipazione femminile all’impresa è quello della sanità e assistenza sociale, incluso anch’esso nella categoria “altri settori”, dove oltre il 40% delle aziende totali è gestito da donne.
Per quanto riguarda la forma giuridica, negli ultimi cinque anni sono aumentate di oltre il 35% le società di capitali che al 30 giugno scorso rappresentavano il 15,8% del totale delle attività femminili. In particolare, rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, la crescita di questa forma giuridica più strutturata è stata di oltre il 4%. L’impresa individuale rimane comunque il modello imprenditoriale più diffuso nell’universo guidato da donne (66,5%), seguito da quello della società di persone (15,9%) e da altre forme giuridiche (1,7%).
Anche nella prima metà del 2019, il sistema produttivo al femminile conferma la presenza di una consistente quota di imprese giovanili e straniere. Il 12,7% infatti, è guidato da under 35 (1.162 imprese in valore assoluto), a fronte del 9,1% registrato sullo stock delle 50.829 imprese provinciali. Le attività straniere sono, invece, il 9,3% del totale di quelle guidate da donne (854 unità) contro il 6,8% registrato a livello complessivo.
Nel primo semestre dell’anno, 1.745 attività economiche guidate da donne sono imprese artigiane (il 9,1%) e, nell’ 85,5% dei casi, si tratta di imprenditrici che hanno costituito una ditta individuale e che svolgono la loro attività prevalentemente nei servizi alla persona.