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Sabato, 14 gennaio 2023

Assegno unico, in Trentino rivalutati i sostegni all’inflazione

Trento - La Provincia autonoma di Trento “indicizza” l’assegno unico provinciale per le domande in pagamento nel primo semestre 2023. Questo quanto approvato dalla Giunta provinciale di Trento nell'ultima seduta. La rivalutazione ammonta al 4% per la quota A (sostegno al reddito) e per la quota B1 (famiglie con figli) e al 6% per la quota B3 (famiglie con invalidi). Il costo dell’operazione ammonta a circa 2 milioni di euro.


L’obiettivo è quello di adeguare i valori dell’assegno unico in relazione in particolare all’andamento dell’inflazione e all’aumento dei costi a carico delle famiglie con maggiori difficoltà economiche o con presenza di familiari invalidi.


“L’obiettivo - come precisa il presidente della Provincia Maurizio Fugatti - è quello di adeguare i valori dell’assegno unico in particolare in relazione all’andamento dell’inflazione e all’aumento dei costi a carico delle famiglie con maggiori difficoltà economiche o con presenza di familiari invalidi”.


“Si tratta di un ulteriore e necessario intervento - sottolinea l’assessore allo sviluppo economico, ricerca e lavoro Achille Spinelli - ad integrazione di quanto già fatto con il bonus energia attivato attraverso l’assegno unico provinciale, che ci ha permesso di compensare la crescita del costo dell’energia. Ora, con questa indicizzazione, sempre con l’assegno unico andiamo a completare l’adeguamento all’incremento dei prezzi per le categorie economicamente più fragili”.


La proposta va incontro anche alle richieste che recentemente i sindacati hanno formulato a livello unitario.

Il provvedimento riguarda il primo semestre 2023 (non è quindi un aumento a regime) proprio per valutare l’evoluzione dei prezzi.


Cgil Cisl Uil soddisfatte


“L’indicizzazione dell’assegno unico così come deliberato dalla Giunta provinciale è una misura positiva, che finalmente va incontro a migliaia di famiglie con figli messe in grande difficoltà dall’aumento dei prezzi e dall’inflazione. C’è voluto quasi un anno di richieste, sollecitazioni e mobilitazioni, ma la perseveranza paga”. E’ questo il primo commento dei segretari provinciali di Cgil Cisl Uil, Andrea Grosselli, Michele Bezzi e Walter Alotti di fronte alla delibera dell’Esecutivo Fugatti che ha dato il via libera alla rivalutazione della misura di sostegno per le domande in pagamento nel primo semestre di quest’anno.


Le tre sigle ricordano che la prima richiesta in tal senso avanzata a Piazza Dante risale a marzo del 2022, ora la Giunta ne ha preso atto agendo di conseguenza. “E’ stato fondamentale continuare ad insistere ed è stato importante il supporto arrivato anche dalle associazioni familiari trentine e in particolare da Paola Pisoni (Forum delle associazioni familiari) e Massimo Sebastiani (Associazione Famiglie numerose) che hanno condiviso e appoggiato questa proposta comune”.


La decisione accoglie, però, solo in parte le richieste sindacali. Per Cgil Cisl Uil è importante che la Giunta compia un ulteriore passo in avanti rendendostrutturale l’adeguamento. “E’ necessario prevedere in legge un adeguamento automatico e annuale al tasso di inflazione dell'indicatore Icef, per l’edilizia sociale e per gli importi dell'assegno unico provinciale come accade già per l'assegno unico universale statale e continueremo ad insistere anche su questo piano”, concludono Grosselli, Bezzi e Alotti.

Ultimo aggiornamento: 14/01/2023 00:54:18
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