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Trentino, il futuro di Opera Universitaria

giovedì, 2 dicembre 2021

Quando:
8 dicembre 2021@16:55–17:55 Europe/Rome Fuso orario
2021-12-08T16:55:00+01:00
2021-12-08T17:55:00+01:00

Si è aperta oggi pomeriggio al Teatro Sanbàpolis di Trento la due giorni dedicata a celebrare i 30 anni di Opera Universitaria, iniziativa patrocinata da Andisu – l’Associazione nazionale per il Diritto allo studio, con una tavola rotonda dedicato allo stato di attuazione del diritto allo studio. Presenti la presidente di Opera Laura Frigotto, il rettore Flavio Deflorian, l’assessore provinciale all’istruzione, università e cultura Mirko Bisesti, il presidente di Andisu Alessio Pontillo, il presidente del cda dell’Università degli Studi di Trento Daniele Finocchiaro, il presidente del Consiglio degli Studenti Edoardo Giudici.

In apertura la presidente di Opera, Laura Frigotto, ha spiegato come: “Opera sia stata un laboratorio, una fucina di idee, progetti, sperimentazioni, che hanno reso concreto ed attuale nel tempo il diritto allo studio per tutti i nostri giovani. Tutto questo grazie alla consapevolezza che l’istruzione e il diritto allo studio sono elementi fondativi della crescita culturale e dello sviluppo economico di un territorio. E il Trentino è una illustrazione tangibile che questo modello di interazione tra investimenti in istruzione e crescita culturale ed economica del territorio funziona. Opera – ha proseguito – è stata fin dalla sua nascita un precursore nell’introdurre e nel progettare come realizzare questo modello. Cogliere l’eredità di questi 30 anni sta allora nel fare come chi ci ha preceduto: non smettere mai di innovare e, cosa più difficile, interpretare un bisogno che è spesso latente”.
La tavola rotonda, moderata dal direttore de “L’Adige” e del “L’Alto Adige” Alberto Faustini, è entrata nel vivo con gli interventi del rettore Deflorian e dell’assessore Bisesti. Il rettore Deflorian ha portato la sua testimonianza di studente “quando Opera non c’era ancora” evidenziando come Opera sia stata “una delle chiavi dello sviluppo e del successo dell’Università degli Studi di Trento”; sul futuro ora è necessario continuare a migliorare e “aumentare l’offerta di residenzialità”.
L’assessore provinciale Bisesti, nel ricordare come uno dei punti di forza dell’Università sia la sua “internazionalizzazione”, visto anche come oltre il 60% degli studenti provenga da Italia ed estero, ha delineato la cornice di sviluppo dell’Università, e di Opera, dei prossimi anni. “Coi vertici di Università e di Opera ci siamo confrontati più volte sugli spazi di studio e di alloggio e, in tema di diritto allo studio, non va ricordato solo lo studentato, ma anche i luoghi di condivisione, di socializzazione che rafforzano il legame con il tessuto sociale del nostro territorio. Sul futuro stiamo definendo i prossimi interventi strutturali, alcuni da attuarsi nell’immediato, penso al piano di investimento che riguarda proprio questo luogo, o a quello sulla città di Rovereto, per una università che sia diffusa anche su altri territori”.
Quindi il contributo del professore del Dipartimento Economia e Management Giuseppe Folloni sull’impatto del diritto allo studio oggi e, in conclusione, il confronto su “Il diritto allo studio in Opera Universitaria” coi contributi di Federica Laudisa, ricercatrice Osservatorio regionale per l’Università e per il Diritto allo Studio Universitario – IRES Piemonte, Gianni Voltolini responsabile Area Patrimonio di Opera e Claudia Sofia Scandola rappresentante degli studenti nel CDA di Opera Universitaria.
Domani il secondo e ultimo giorno del convegno “30 anni di Opera universitaria: verso il futuro” si aprirà alle 9 sempre al Teatro Sanbàpolis.



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