Serata-evento
nell’ambito della
Giornata Internazionale della Montagna 9 dicembre ore 20,30
Sala Galmozzi | Via Tasso, 4 Bergamo INGRESSO LIBERO, PRENOTA QUI IL TUO POSTO IN SALA https://www.eventbrite.it/e/1975401670573?aff=oddtdtcreator Per celebrare la Giornata internazionale della montagna, il 9 dicembre alle ore 20,30 l’Associazione Montagna Italia organizza una serata a ingresso libero presso la Sala Galmozzi di Bergamo.
Prenotazione obbligatoria su eventbrite.it fino ad esaurimento posti.
L’evento gode del patrocinio di Regione Lombardia, Comune di Bergamo e Bim Bergamo e del contributo del Consiglio Regionale della Lombardia. Si ringrazia: Compagnia delle Chiavi, Pietrasanta e RistOrobie.
Il programma prevede una performance dedicata al rapporto con il cibo nell’Ottocento delle valli bergamasche, dal titolo “Fame di montagna”, a cura della Compagnia delle Chiavi. La serata prosegue con un momento di cultura del cibo secondo RistOrobie con assaggi di prodotti e natura del territorio, oltre alla degustazione di vini dell’azienda agricola Pietramatta. Conclude la serata un ospite speciale: Maurizio Agazzi, conosciuto come l’Ambasciatore delle Orobie.
Vediamo gli appuntamenti nel dettaglio.
La performance dedicata al cibo di montagna
“Fame di Montagna”
A cura della Compagnia delle Chiavi
Narrazione, musica e canto sono gli ingredienti di questa performance che nasce dalla riscoperta di ingredienti poveri e antichi, per cucinare piatti semplici, dai sapori sottili... ricette umili che hanno fatto la sopravvivenza degli ultimi...
Un prato di montagna, dove il tempo sembra fermo e l'aria odora di fresco, in sottofondo un ruscello con la sua voce monotona, da lontano arriva il fischio di una marmotta e Letizia è lì, china, a cogliere qualcosa...
Ma cosa?
La fame la spinge alla ricerca di fiori, foglie, radici... le regge nel grembiule, attenta a non sciuparli,
pensa a come li cucinerà e canta le sue ricette piene di sapere e di amore...
Sfamarsi con poco è arte.
Il cibo tipico di montagna
Paola Rovelli e Sara Paleni raccontano il cibo di montagna secondo RistOrobie, un ristorante situato ai Piani dell’Avaro (Cusio). Nell’occasione i presenti potranno degustare piccoli assaggi delle ricette di Paola e Sara realizzate con ingredienti “di montagna”.
RistOrobie, realtà immersa nella natura delle Prealpi Orobiche, cucina con i prodotti del territorio e della natura, come per esempio le erbe spontanee, a seconda della stagione, proprio raccolte da loro a mano. È una cucina di ricerca nel rispetto della tradizione.
L’ospite
Sarà presente l’ambasciatore delle Orobie, Maurizio Agazzi, per presentare il suo nuovo libro “Lo Scrigno della Alpi Orobie”.
“Mi attirava l’idea di riempire uno scrigno di perle rocciose e mi piaceva l’idea che questo scrigno venisse “suggellato” con una pubblicazione che mancava alle Alpi Orobie. Vette che da anni non venivano conquistate, cime ai più sconosciute, che badate bene, nulla hanno da invidiare a montagne magari ben più blasonate e prominenti. Ascese al profumo di pionierismo e un grande sogno finalmente realizzato: la conquista di tutte le 520 vette delle Prealpi e delle Alpi Orobie che fino al 2020 non era riuscita a nessun alpinista. Questo è lo “Scrigno delle Alpi Orobie”! All’interno troverete molte perle ormai dimenticate descritte da itinerari che non venivano ripetuti da svariati anni.” ha dichiarato Maurizio Agazzi.
“Lo Scrigno della Alpi Orobie” è un viaggio fatto di immagini, itinerari e storie per valorizzare il nostro patrimonio naturale e culturale. Un’occasione per vivere la passione per le Orobie e lasciarsi ispirare dalla loro bellezza. Lo Scrigno delle Alpi Orobie è quasi una sorta di guida delle nostre montagne, che propone ben 84 itinerari.
“Prendetevi il tempo di non guardare ai numeri, alle difficoltà, al dislivello e al tempo che serve: prendetevi il tempo di sfogliare le pagine, capire dove sarete, cosa vi serve. Prendetevi il tempo per tornare a casa il giorno dopo se serve… e anche se non serve, prendetevi il tempo di leggere di esperienze vissute per il gusto di scoprire, di guardare oltre o guardare dove qualcuno come voi e come noi aveva guardato tanto tempo fa. Questo mucchio di pagine vi sarà di conforto quando vi rivedrete o ritroverete in itinerari già percorsi oppure vi spingerà a percorrere itinerari nuovi” ha spiegato Yuri Parimbelli.
MAURIZIO AGAZZI BIOGRAFIA
Bergamasco doc, classe 1970, è un alpinista, noto come promotore e divulgatore delle Alpi Orobie.
Per la sua attività è stato insignito nel 2010 della Medaglia d'oro al valore atletico da parte del CONI di Bergamo.
Ha realizzato 12 progetti inediti compiendo più di mille ascensioni.
Nel 2002 realizza il progetto Grignetta.
Nell'anno 2003 nello spazio di soli 3 mesi sale 130 cime percorrendo oltre 80.000 metri di dislivello per festeggiare i primi 130 anni del CAI di Bergamo.
Nel 2004 è la volta del progetto "MAGA" Menna Arera Grem Alben concatenati per la prima volta in stile notturno.
Nel 2005 percorre in solitaria l'intero arco orobico nell'ambito del progetto legato alla raccolta di informazioni attinenti allo stato dei più importanti laghi alpini orobici. Un percorso lungo 300 km, 30 000 metri di dislivello, 50 vette raggiunte, 70 laghi visitati, 160 ore di marcia ininterrotta in 18 giorni consecutivi.
Nel 2006 percorre in Notturna l'intera Corona Alpina della Valle Imagna; è sempre dello stesso anno l'impresa “Passo dopo passo… un giro attraverso i valichi orobici” in collaborazione con L'eco di Bergamo.
Nel 2007 sale 153 Vette sopra i 2000 per festeggiare l'Atalanta e realizza il progetto "Da Bergamo a Lecco al limite del Cielo".
Nel 2008 conquista 1 milione di metri di dislivello saliti e scesi in 5 anni.
Il 2010 è l'anno della cavalcata tra monti e laghi, percorso di 80 km e 2 000 metri di dislivello in Val Cavallina: di questa impresa realizza un DVD
Nell'agosto del 2011, in qualità di Testimonial UNICEF, realizza il progetto "la Regina abbraccia l'UNICEF": con la collaborazione dei compagni Filippo Zaccaria, Luca Ricuperati e Guerino Comi posa la bandiera dell'UNICEF sulla cima della Presolana che diventa la prima vetta "vestita" del vessillo UNICEF.
A gennaio del 2012 durante la manifestazione “Orobie Film Festival”, festival internazionale del documentario di montagna, il quarto DVD firmato da Maurizio e intitolato “La Regina abbraccia l'UNICEF” solleva responsi e critiche molto positive e durante la serata finale, la commissione “Montagna Italia” conferisce a Maurizio il “Premio Montagna Italia 2012”. Prima di lui erano stati premiati nomi e realtà dell'alpinismo assai notevoli quali Simone Moro, l'indimenticato Mario Merelli, Agostino Da Polenza, Marco Confortola, gli Scoiattoli di Cortina e i Ragni di Lecco.
Nel corso del 2015, dopo 5 anni di intensa attività, è il primo alpinista al mondo a riuscire nell'impresa di scalare tutte le 520 vette comprese tra i 2.000 ed i 3.000 metri delle Prealpi e delle Alpi Orobie. Nella fase finale del progetto, con la guida alpina Yuri Parimbelli, apre nuove varianti su vette severe e poco frequentate come il Torrione Sant'Ambrogio, un enorme monolito alto più di 50 metri facente parte del Tre Signori. Insieme ripeteranno vie e traversate dell'arco orobico inesplorate da diversi anni.
La Giornata
L’11 dicembre si celebra la Giornata Internazionale della Montagna.
Lo è dal 2002, da quando l’Onu ha voluto rafforzare a livello globale la consapevolezza dell’importanza delle “terre alte”, che oggi ancor più, in piena emergenza ambientale, rappresentano una risorsa inestimabile su cui investire il nostro futuro.
A mettere il primo sigillo sulla celebrazione è stato l’intervento del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, che il 9 dicembre 2002 al palazzo del Quirinale, ha rivolto un saluto davanti ai rappresentanti dell'Unione Nazionale Comuni, Comunità, Enti Montani e Associazione Nazionale Comuni Italiani.
"I ghiacciai sono importanti per l'acqua, il cibo e i mezzi di sussistenza in montagna e oltre"
La Giornata Internazionale della Montagna 2025 è un'occasione per sottolineare l'importanza della conservazione dei ghiacciai per l'agricoltura, la sicurezza idrica e il sostentamento delle comunità montane vulnerabili.
I ghiacciai rappresentano un'ancora di salvezza per gli ecosistemi e le comunità. Eppure, questi componenti critici dei sistemi terrestri stanno subendo trasformazioni rapide e allarmanti con profonde conseguenze per tutti noi.
L'Assemblea Generale delle Nazioni Unite ha proclamato il 2025 Anno Internazionale della Conservazione dei Ghiacciai per sensibilizzare l'opinione pubblica sul ruolo vitale che i ghiacciai, la neve e il ghiaccio svolgono nel sistema climatico e nel ciclo dell'acqua, nonché sugli impatti di vasta portata del rapido scioglimento dei ghiacciai. Ha lo scopo di promuovere la collaborazione globale, rafforzare la ricerca scientifica e promuovere politiche e azioni per proteggere i ghiacciai e i sistemi criosferici.
I ghiacciai e le calotte glaciali contengono circa il 70% dell'acqua dolce del mondo. Il loro scioglimento accelerato rappresenta non solo una crisi ambientale, ma anche umanitaria, che minaccia l'agricoltura, l'energia pulita, la sicurezza idrica e la vita di miliardi di persone. La loro ritirata, guidata dall'aumento delle temperature globali, è un forte indicatore della crisi climatica. Lo scioglimento dei ghiacciai e lo scioglimento del permafrost aumentano i rischi come inondazioni, inondazioni di laghi glaciali, frane o maggiore erosione e sedimenti, mettendo in pericolo le popolazioni a valle e le infrastrutture critiche.
Dal punto di vista economico, settori come l'agricoltura, l'energia idroelettrica, il turismo montano e i trasporti risentono dei cambiamenti dei ghiacciai. Per molti popoli indigeni, i ghiacciai sono sacri e la loro scomparsa significa una perdita di identità e di connessione con la natura.
Ultimo aggiornamento:
03/12/2025 18:20:09