Sondrio - Doppio appuntamento a Sondrio con monsignor Dario Edoardo Viganò, ieri nella sala Besta della Banca Popolare di Sondrio, stamattina all'istituto De Simoni-Quadrio di Sondrio.
Pubblico attento all’incontro con monsignor Dario Edoardo Viganò, vice cancelliere della Pontificia Accademia delle Scienze e già Prefetto della Segreteria per la Comunicazione della Santa Sede, che, nella splendida cornice della Sala “Besta” della Banca Popolare di Sondrio, ha presentato il suo ultimo volume "Il Cinema dei Papi - Documenti inediti dalla Filmoteca Vaticana".
A precedere l’autore i saluti istituzionali del Dirigente Ust, Fabio Molinari che ha portato anche il messaggio del vescovo di Como Oscar Cantoni, e del Presidente BPS, Francesco Venosta; gli interventi di Barbara Grespi, docente di Storia del Cinema presso l’Università degli Studi di Bergamo, don Andrea Salandi, parroco di Morbegno e vicario episcopale per la Valtellina, moderati dalla giornalista Antonia Marsetti. Avvalendosi di documenti in gran parte inediti provenienti dagli archivi della Segreteria di Stato vaticana e della Gendarmeria pontificia, il volume racconta la nascita, avvenuta 60 anni fa, della Filmoteca vaticana che, con i suoi 8.000 titoli, è un archivio unico nel suo genere e il principale deposito della memoria delle immagini in movimento dei pontificati novecenteschi. Un punto di vista originale per comprendere le profonde trasformazioni intervenute nell’immagine del papato e nel rapporto tra Chiesa cattolica e cinema.
"Un’opera che personalmente ritengo molto preziosa perché testimonia il cammino della Santa Sede e come la Chiesa si inserisca nel progresso dei tempi riuscendone a valorizzarne gli aspetti – ha dichiarato Don Andrea Salandi –. Il cinema rappresenta infatti un importante mezzo per presentare il messaggio del Vangelo e della Storia sacra alle persone nel corso del tempo, come possiamo ricordare anche attraverso l’attività svolta dai cinema parrocchiali del nostro territorio e dalle sale della comunità".
"Il rapporto tra chiesa e cinema è un’interessante cartina di tornasole dalla quale riusciamo a cogliere i processi di modernizzazione e mediatizzazione del nostro Paese – ha aggiunto la professoressa Barbara Grespi –. Ciò che mi ha colpito dal volume è quanto fosse grande per il papato la consapevolezza che i media potevano creare dei fenomeni di fascinazione e persuasione non esplicita con le loro immagini e che già precocemente si intuisca quanto il film rappresenti uno strumento importante per modellare le coscienze ma che come tale poteva anche diventare uno strumento delicato o pericoloso. Da qui un processo di lotta in divenire che è durato tanti anni fino alla costituzione della Filmoteca Vaticana".
"Lo scorso novembre sono scoccati i 60 anni della nascita della Filmoteca Vaticana, istituita nel 1959 da Giovanni XXIII per portare a compimento l’intuizione coltivata all’inizio di quel decennio dal suo predecessore, papa Pio XII – ha spiegato l’autore, Mons. Dario Edoardo Viganò –.