E’ membro del consiglio direttivo dell’ Associazione culturale RFA (Ricerche Fortificazioni Altomedievali), è membro dell’ICOM (International Council of Museum), socio della SAMI (Società degli Archeologi Medievisti Italiani), del Museo Storico Italiano della Guerra di Rovereto, della Società di Studi Trentini di Scienze Storiche, dell’Istituto Italiano Castelli - sezione Trentino Alto-Adige.
La presenza di sbarramenti posti trasversalmente alla valle dell’Adige, nel suo tratto compreso tra Salorno – nell’attuale provincia di Bolzano - e Ceraino – in quella di Verona, è attestata già in epoca tardo antica. Si tratta di complessi sistemi fortificati che furono riorganizzati nel corso del medioevo e di cui le fonti documentarie ed iconografiche restituiscono il senso, confermandone il prolungato uso anche in epoca moderna. La particolare morfologia di questa valla trentina, caratterizzata da punti con forte restringimento, ha disegnato sbarramenti naturali e passaggi obbligati, favorendo il sorgere, in posizioni strategiche, di castelli con funzione di chiusa.
L’intervento offre una panoramica sull’articolazione di questi sistemi fortificati (chiuse di Ceraino – Rivoli - Volargne, di Serravalle - Chizzola, di Salorno) cerando di rispondere ad interrogativi sulla loro nascita, sulla scelta della localizzazione e sulla loro funzione, con particolare riguardo alla chiusa di Calliano e della sua rocca fulcro: il castello della Pietra.
Al termine della conferenza si potrà aderire ad un brindisi in castello. Per informazioni e prenotazioni: istitutocastelli.trentino@gmail.com