Mendisio - E' aperta al Museo d’arte a Mendrisio la grande mostra antologica dedicata a Piero Guccione (1935-2018), tra i più grandi artisti italiani del secondo Novecento, scomparso nel 2018, celebre per le sue magnifiche opere marine. Non c’è mai stato un artista che sia riuscito a dare la dimensione della luce e della relazione tra l’azzurro, il mare e il cielo come Piero Guccione.
Nato nel 1935 a Scicli, per oltre quaranta anni, ogni mattina, Guccione ha guardato il mare cercando di coglierne le variazioni, non per semplice descrittivismo, ma per trovarci sempre l’anima dell’uomo.
"Mi attira l'assoluta immobilità del mare, che però è costantemente in movimento". Guccione ha portato la sua ricerca ai limiti dell’astrazione, restando tuttavia ben ancorato alla realtà. Persino nelle ultime opere dove la rarefazione è condotta all’estremo e il senso di vuoto diventa qualità principale, egli vuole e sa rimanere pittore di un’antica tradizione radicata nel dato realistico, figurativo.
Con la prima retrospettiva post mortem, il Museo d'arte Mendrisio intende ripercorrere il viaggio attorno al mare di Guccione attraverso l’esposizione dei suoi capolavori tra oli e pastelli, a partire dal 1970 fino alla conclusione del suo percorso.
La scelta delle opere è stata curata dal Museo d’arte Mendrisio in collaborazione con l'Archivio Piero Guccione.