ha manifestato più volte intenti suicidari, in occasione dei quali è stato anche trasportato presso il locale pronto soccorso e sottoposto a visita psichiatrica.
Nel pomeriggio del 29 giugno gli operatori tranquillizzavano il M.B. convincendolo ad aprirgli la porta; una volta entrati nell’appartamento, notavano l’uomo in un angolo del soggiorno, con in mano un coltello da cucina ed un contenitore di plastica contenete dell’acido, che il M.B. minacciava di usare a scopo autolesivo, accoltellandosi e ingerendo la sostanza corrosiva.
L’uomo veniva persuaso ad appoggiare il coltello a terra, ma si rifiutava di fare altrettanto con il contenitore di plastica, rappresentando l’intenzione di berne il contenuto se gli operatori non avessero portato immediatamente la moglie davanti a lui.
L’uomo, informato dell’impossibilità di evadere la sua richiesta, improvvisamente portava il contenitore alla bocca, ma veniva prontamente bloccato dagli agenti che riuscivano a sottrargli il contenitore dalle mani, impedendogli di berne il contenuto.
Tuttavia, a causa della resistenza opposta dal B.M. il liquido fuoriusciva completamente dal contenitore, attingendo i due operatori, nonché il divano da cui l’uomo cercava di leccarlo. Sopraggiunto personale del 118 veniva poi trasportato presso il locale pronto soccorso per le cure del caso e successivamente deferito in stato di libertà per il reato di violenza o minaccia a un pubblico ufficiale e lesioni personale aggravate.
Infatti, considerata la composizione altamente corrosiva ed ustionante del liquido riversatosi sugli operatori durante la colluttazione, i due operatori hanno riportato entrambi 10 giorni di prognosi.