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Valtellina, i carabinieri denunciano un bracconiere

martedì, 22 gennaio 2019

Ponte in Valtellina – Continuano i controlli, da parte dei Carabinieri della Stazione di Ponte in Valtellina, per dissuadere i cacciatori illegali. Questa volta i militari hanno denunciato un agricoltore 60enne di Chiuro, che, pur essendo in possesso di regolare licenza di caccia, si dedicava all’attività anche con mezzi non consentiti.

braccI Carabinieri, alla vigilia di Natale, rinvenivano, nell’area boschiva di Castionetto di Chiuro, conosciuta come una zona popolosa di ungulati, un cappio metallico riconoscendolo come mezzo per la caccia illegale. I Carabinieri hanno ricostruito la tecnica utilizzata dal bracconiere il quale aveva predisposto, creando un’apertura in una vecchia recinzione, un passaggio obbligato per gli animali e, proprio là, aveva collocato il dispositivo. L’animale costretto nel passaggio, rimaneva incastrato con il collo nel cappio che legato nella sua estremità guinzagliava l’animale.

Le attività di polizia svolte hanno permesso di individuare il bracconiere e di richiedere nei suoi confronti una perquisizione domiciliare. L’attività permetteva di rinvenire 6 identici lacci e, nei pressi di una legnaia, non lontano dal luogo dove venivano predisposte le trappole, anche circa 20 cartucce adatte  per l’abbattimento di animali di grossa taglia pronte nel caso in cui si fosse improvvisamente imbattuto in un ungulato anche oltre il 31 dicembre, giorno in cui si concludeva la caccia agli animali di grossa taglia. Il bracconiere è stato quindi denunciato per caccia con mezzi non consentiti e omessa custodia di armi e munizioni in quanto non custoditi in modo idoneo.

Le armi regolarmente detenute dal bracconiere sono state cautelarmente ritirate poiché alla luce del suo comportamento si ritengono venuti meno i requisiti morali per il possesso della licenza di caccia.

Il suo porto d’armi è stato ritirato e l’uomo è stato segnalato a Prefettura e Questura di Sondrio per la valutazione di un’eventuale revoca dello stesso. Le armi, regolarmente detenute dal bracconiere, sono state cautelarmente ritirate poiché alla luce del suo comportamento si ritengono venuti meno i requisiti morali per il possesso della licenza di caccia.

Il suo porto d’armi è stato ritirato e l’uomo è stato segnalato a Prefettura e Questura di Sondrio per la valutazione di un’eventuale revoca dello stesso. Nei primi giorni del nuovo anno, un sondriese 81enne ha denunciato ai Carabinieri della Compagnia di Sondrio il furto della sua bicicletta elettrica. L’uomo aveva lasciato incustodito il mezzo per pochi minuti ma questi sono bastati per non farlo più trovare. L’uomo, prima di rassegnarsi al furto, ha anche effettuato personali ricerche e fatto postare sulla pagina facebook la notizia ma l’esito è stato negativo. Qualche giorno più tardi, un Carabiniere, libero dal servizio, rimane insospettito da come era stata “parcheggiata” una bicicletta elettrica che, inoltre, somigliava a quella denunciata dall’anziano qualche giorno prima. Le verifiche svolte hanno dato esito positivo; la bicicletta, dal valore di circa 2500 euro, rubata giorni prima da ignoti, è stata ritrovata e restituita al legittimo proprietario.  L’uomo qualche giorno più tardi è tornato in caserma ed emozionato ha ringraziato i Carabinieri per il lavoro svolto; Ha raccontato, infatti, che con la sua bicicletta aveva percorso molti chilometri e l’idea di aver perso un’amica di avventure l’aveva fatto stare molto male.

Il fatto pone in evidenzia l’autentica vicinanza dell’Istituzione alla cittadinanza, al di là delle strategie volte alla tutela del territorio, dimostra la coscienza e l’attitudine al Servizio con cui i Carabinieri operano tutti i giorni per cercare di essere utili e a non lasciare inascoltate le richieste dei cittadini anche se riguardano solo una bicicletta.



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