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Truffe ad anziani e spaccio di droga, operazioni dei carabinieri nel Bresciano

mercoledì, 23 gennaio 2019

Manerba – I Carabinieri della Stazione di Manerba del Garda e di Carpenedolo, a conclusione di un’attività investigativa svolta per contrastare il grave fenomeno delle truffe agli anziani, hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare – agli arresti domiciliari – emessa dal Tribunale di Brescia Sezione G.I.P. su richiesta della Procura della Repubblica di Brescia, nei confronti di un 40 enne di Padenghe sul Garda ed un 27enne di Lonato del Garda.
I militari, contemporaneamente, hanno eseguito un decreto di perquisizione domiciliare nei confronti di altri tre indagati dimoranti in Brescia e dintorni.

L’operazione, che ha consentito di ricostruire una serie di truffe ai danni di anziani è stata portata a termine dai militari delle due Stazioni Il modus operandi della maggior parte delle truffe contestate consisteva nel raggirare le vittime, di solito persone particolarmente anziane e/o con problematiche di salute tali da limitare le possibilità di difesa, presentandosi come operatori di fantomatiche ditte per la fornitura di dispositivi per la prevenzione di fughe di gas, tecnici di aziende pubbliche, pubblici ufficiali in genere.

La truffa, ormai ben collaudata, consisteva nell’accedere all’abitazione, nel distrarre la vittima spesso simulando un’esplosione con un petardo con conseguente creazione di una potenziale situazione di pericolo riferendo che stavano per esplodere le tubazioni dell’abitazione. In tutto questo la vittima veniva invitata a porre i propri averi all’interno di un frigorifero per salvare denaro e gioielli con ovvia successiva sottrazione dei beni.

In alcune occasioni la vittima è stata truffata più volte. Il truffatore si è infatti ripresentato quale intermediario di un avvocato che sarebbe intervenuto per far cessare i precedenti fraudolenti contratti di fornitura di apparecchi per rilevare le fughe di gas con recupero del denaro consegnato previo pagamento anticipato di una parcella.

Nel corso delle perquisizioni sono stati rinvenuti gli oggetti del “mestiere”, casacche con scritte ingannevoli per giustificare la presenza di tecnici del gas, volantini creati ad arte per pubblicizzare la presenza dei tecnici negli stabili visitati, addirittura dispositivi pos bancomat utilizzati per simulare operazioni, in due casi è stato rinvenuto anche dello stupefacente del tipo hashish e marijuana.

Carabinieri arrestano due pusher

I Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia Carabinieri di Brescia hanno tratto in arresto ieri sera due pusher di origini marocchine, rispettivamente di 25 e 26 anni.

I militari impiegati in un servizio preventivo in abiti civili, nel transitare in una via del centro, notavano un giovane che, con movenze sospette, sembrava stesse attendendo con ansia l’arrivo di qualcuno.

Insospettiti da tale comportamento gli operanti decidevano di appurare cose stesse accadendo e infatti, pochi minuti dopo, il giovane veniva raggiunto da un soggetto di etnia marocchina che gli consegnava sbrigativamente un oggetto di piccole dimensioni e riceveva in cambio dei soldi. Intuendo che si fosse appena consumato il reato di spaccio di sostanze stupefacenti i militari decidevano di intervenire per sottoporre a controllo entrambi.

Il soggetto di etnia marocchina, alla vista dei militari, tentava la fuga e ingaggiava una vera e propria colluttazione con il Carabiniere che lo aveva raggiunto. Bloccato e ammanettato, il pusher a seguito di perquisizione personale veniva trovato in possesso di 3 dosi di cocaina dal peso di 1 grammo ciascuna.

Stante ciò i militari decidevano di controllare anche l’abitazione del magrebino, dentro la quale, appena entrati, notavano la presenza di un secondo soggetto intento ad armeggiare in camera da letto.

Sottoposto il locale a perquisizione, venivano rinvenuti 5 panetti di 100 grammi ciascuno di hashish e 50 grammi di cocaina. Anche per il secondo soggetto, anch’egli marocchino, sono subito scattati gli arresti

Accompagnati in caserma per le formalità di rito, i due arrestati hanno trascorso la notte in camera di sicurezza e sono stati giudicati stamane mediante rito direttissimo all’esito del quale è stato convalidato il provvedimento.



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