Tutti e tre devono rispondere di omicidio colposo davanti al giudice del tribunale di Brescia, Angela Corvi.
Nell'ultima udienza - la terza dall'apertura del processo - sono stati sentiti altri testi e consulenti di parte sulla drammatica mattinata del 29 luglio di due anni fa: la Peugeot 206 condotta da Cristian Furloni uscì di strada, falciò e uccise Mauro Firmo, commissario di gara. Le indagini erano state condotte dalla Polizia stradale di Darfo, che hanno ricostruitonei dettagli l'incidente.
Il giudice sentirà nell'udienza del 4 marzo 2020 altri testi, poi sarò avviata la discussione e l'accusa condotta dal sostituto procuratore Paolo Mandurino avanzerà le eventuali richieste di condanna.
Ora si apre anche il processo civile con l'istanza avanzata da Davide Foroni per ottenere un risarcimento danni. La causa è nei confronti di Aci Brescia e Allianz Assicurazione. Quest'ultimi sostengono che c'è un concorso di colpa, perché il commissario Foroni non doveva trovarsi in quella zona, dove si è verificato l'incidente mortale. I tempi - anche nella causa civile - saranno lunghi.