Le targhe originali erano state sostituite con targhe “pulite”, probabilmente clonate da una diversa targa originale, corrispondenti a un modello Toyota Rav 4, risultata, appunto, legittimamente intestata a una persona giuridica. La perquisizione a bordo del veicolo ha consentito di rinvenire, altresì, due carte di circolazione risultate oggetto di furto “in bianco” consumato ai danni della Motorizzazione Civile di Enna nel mese di giugno dell’anno 2014 e fraudolentemente stampate con i dati di una Range Rover Evoque e di una Toyota Rav 4.
I carabinieri ipotizzano che il cittadino del Gambia, proveniente dalla città di Roma, da dove era partito il pomeriggio del giorno prima, stesse cercando di portare fuori dal territorio nazionale attraverso la frontiera italo-svizzera di Tirano l’autovettura di provenienza delittuosa, con targhe alterate e i documenti contraffatti. Però, poco prima di arrivare al confine si è imbattuto in un posto di blocco di quattro pattuglie dell’Arma ed ha fatto inversione di marcia, temendo di essere fermato e controllato. Tuttavia non è sfuggito al controllo di una quinta pattuglia del Radiomobile in servizio di controllo dinamico del territorio, che gli ha intimato l’alt, dando inizio alla catena di accertamenti che ha condotto al suo arresto.
Il giovane immigrato è stato infatti dichiarato in stato di arresto in flagranza per i reati di ricettazione e riciclaggio per quanto riguarda il possesso dell’autovettura e delle carte di circolazioni rubate, che stava cercando di trasferire all’estero, ostacolandole l’identificazione mediante l’apposizione di targhe non corrispondenti, nonché denunciato per il reato di concorso in falsificazione materiale di certificati o autorizzazioni amministrative.
Al termine delle operazioni è stato condotto presso la Casa Circondariale di Sondrio a disposizione del Pubblico Ministero Elvira Antonelli, che ha chiesto la convalida dell’arresto e l’applicazione della custodia cautelare in carcere. A.J. nella mattinata di martedì è stato sottoposto ad interrogatorio di garanzia da parte del giudice per le indagini preliminari Carlo Camnasio, che ha convalidato l’arresto ed ha applicato all’uomo la misura della custodia cautelare in carcere.