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Maltratta 600 bovini: i Nas sanzionano allevatore del Bresciano

martedì, 28 settembre 2021

Brescia – Bovini mantenuti in pessime condizioni poiché confinati in ambienti angusti ed umidi, trascurati al punto che, in alcuni casi, il letame che si era accumulato nelle stalle aveva finito per raggiungere le ginocchia degli animali, tanto da limitare fortemente la libertà di movimento di molti di loro. Alcuni vitelli affetti da patologie non erano, inoltre, adeguatamente accuditi ovvero, come invece avrebbe dovuto essere, ricoverati in ambienti confortevoli, idonei a limitare le loro sofferenze ed a favorire il più rapido decorso della malattia.

Sono queste le condizioni in cui carabinieri del Nucleo Antisofisticazioni e Sanità e veterinari dell’Agenzia di Tutela della Salute di Brescia hanno trovato numerose delle settecento mucche allevate presso un’azienda agricola della provincia che, in verità, già in passato aveva mostrato difetti.

Al responsabile dell’allevamento sono state contestate svariate infrazioni della legislazione in materia di benessere animale (le sanzioni notificate sfiorano i diecimila euro). La sua posizione sarà anche portata all’attenzione della magistratura perché possa essere valutata la sussistenza di condizioni in grado di configurare il reato di maltrattamento di animali, specialmente in ragione della intempestività delle cure che avrebbero dovuto essere assicurate ad alcuni di essi. Numerose sono state, inoltre, le prescrizioni che l’autorità sanitaria ha disposto a carico dell’uomo, il quale, prima di tutto, dovrà presentare (e rispettare) un cosiddetto “cronoprogramma”, vale a dire una pianificazione degli interventi necessari a sanare le numerose carenze emerse nel corso dell’attività ispettiva.

Importanti informazioni in merito alle condizioni dell’allevamento sono state fornite da un’associazione animalista che era riuscita ad accedervi ed a documentare alcune delle carenze igienico-strutturali poi riscontrate dalle autorità.



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