di Como, all’atto della verifica risultava sprovvisto delle autorizzazioni ambientali necessarie per la conduzione.
In particolare, i carabinieri della Compagnia di Riva del Garda nel corso di un controllo, dopo aver rilevato alcune difformità tra quanto riportato nei documenti che accompagnavano un trasporto di rifiuti proveniente dal casertano e i rifiuti stessi, richiedevano l’intervento dei colleghi del Nucleo Operativo Ecologico di Trento.
I nuovi titolari dell’impianto, oltre ad non essere in grado di fornire le certificazioni per la gestione dell’impianto, non erano neppure in grado di produrre la documentazione attestante la provenienza e la composizione dei circa 220 mc di rifiuti presenti all’interno del capannone.
Per tale motivi l’intero impianto e i rifiuti sono stati sottoposti a sequestro, provvedimento necessario per consentire l’Autorità Giudiziaria di svolgere gli accertamenti del caso.