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Martedì, 22 gennaio 2019

Black Point, furti in case a Trento: quattro arresti della Polizia

Trento - Operazione Black Point, quattro arresti della Polizia di Stato e altrettanti ricercati per furti in casa. Scoperti gli autori di 30 furti in appartamento tra Trento e Bolzano. Tre albanesi ed un romeno arrestati e quattro stranieri ricercati. Sequestrata refurtiva per diverse decine di migliaia di euro.


Non si ferma l’azione di controllo del territorio voluta dal questore Giuseppe Garramone contro la criminalità. Quattro stranieri sono stati arrestati e quattro tuttora ricercati dalla Polizia di Stato di Trento, perché ritenuti responsabili numerosi furti in appartamento.


Trento polizia 1Nel corso dell'operazione, la Squadra Mobile di Trento, diretta dal vice questore Salvatore Ascione (a destra nella foto accanto), oltre ai 4 arrestati ha eseguito numerose perquisizioni che hanno portato al sequestro di diversa refurtiva. Questo è il primo risultato dell’operazione “Black Point”, per la quale l’Autorità Giudiziaria di Trento, su richiesta del P.M. Maria Colpani, ha emesso 8 ordinanze cautelari nei confronti di cittadini della Albania e della Moldavia e 4 decreti di perquisizione.


L’operazione che ha preso spunto da una serie di furti in abitazione consumati a Trento nel periodo estivo, fra i mesi di luglio ed agosto e verso la fine di ottobre inizio novembre 2018, ha censito, complessivamente, 30 furti in abitazione, alcuni dei quali consumati anche a Bolzano. Tutti gli episodi criminosi hanno mostrato come i malviventi operassero con lo stesso modus operandi, riscontrabile nell’intrusione all’interno delle abitazioni in orario notturno, previa rottura di infissi situati, talvolta, anche a piani alti degli stabili interessati. L’attività di effrazione era esercitata prevalentemente verso gli infissi presenti sui balconi degli appartamenti, considerando in tale ambito, una migliore ed agevole posizione per operare la forzatura dei serramenti.


La base logistica utilizzata dalla consorteria per promuovere l’attività illecita a Trento è stata individuata in uno stabile della zona di Spini di Gardolo. L’immobile era ceduto in locazione ad una ragazza affiliata all’organizzazione criminale. La donna ha messo a disposizione del gruppo di etnia albanese l’appartamento di Spini di Gardolo, dove tutti i partecipi hanno trovato sistemazione stabile durante la permanenza a Trento.

Da quell’appartamento sono partite le spedizioni verso gli obbiettivi da colpire e sono riscontrate le fasi di rientro dai colpi notturni e dalle attività di sopralluogo.


L’intera attività criminosa è stata attuata in diversi “raid” durante i quali si sono avvicendati soggetti facenti capo alla medesima consorteria albanese, provenienti anche da fuori provincia. Nel corso delle indagini è stata rilevata sui luoghi di tutti i 30 episodi di furto in abitazione consumati nel periodo estivo, la presenza delle utenze telefoniche in uso al sodalizio e sugli episodi di Trento, anche la presenza dell’autovettura FIAT Grande Punto.


L’epilogo finale dell’attività criminosa è sopraggiunto il 10 ottobre 2018 con l’arresto in flagranza di uno degli albanesi partecipi all’associazione criminale. In quell’occasione è stata recuperata gran parte degli oggetti rubati alcuni mesi prima in via della Cervara e ancora nella disponibilità di uno degli albanesi. L’uomo, nell’occasione, è stato intercettato ed arrestato mentre tentava di trafugare la merce rubata in Albania a bordo di una autovettura guidata da due complici anch’essi indagati nell’occasione ed arrestati la mattina del 17 gennaio 2019.


Sulla base degli elementi raccolti l’Autorità Giudiziaria ha emesso 8 ordinanze di custodia cautelare in carcere a carico dei partecipanti all’associazione criminale individuata. Gli arresti sono stati eseguiti con la collaborazione della Squadra Mobile di Milano e della Squadra Mobile di Bolzano, alle prime ore dell’alba del 17 gennaio 2019 a Trento e Bolzano. Gli arrestati sono stati prelevati dalle rispettive abitazioni e condotti negli istituti penitenziari di Trento, Bolzano, e Verona. Alcuni degli indagati sono ancora ricercati.


Operazione “Black Point”, le congratulazioni del presidente Maurizio Fugatti


“Congratulazioni alla Polizia e alla Magistratura per le indagini che hanno condotto, e che hanno portato ad una importante operazione, e grazie a nome della comunità trentina per aver dato un segnale importante del fatto che il territorio è ben presidiato e che la vigilanza è alta”: con queste parole il presidente della Provincia autonoma di Trento Maurizio Fugatti ha commentato gli esiti dell’operazione “Black Point”, che ha assicurato alla giustizia i presunti autori di furti in appartamenti di Trento e di Bolzano.


“Nel nostro ordinamento – ha aggiunto il presidente Fugatti - attraverso i processi si dice una parola definitiva in ordine alle responsabilità penali individuali, ma non possiamo che essere soddisfatti della risposta che le forze di polizia e la Magistratura hanno dato a episodi criminali che avevano molto allarmato la comunità perché, con le dimore, è stata violata anche l’intimità di molte famiglie. E’ bene che si sappia che in Trentino, grazie all’assiduo impegno degli operatori della sicurezza ma anche al diffuso senso di legalità, non c’è spazio per rimanere impuniti se si delinque. Voglio ringraziare quindi per il lavoro svolto, e per quello che ancora dovranno portare a termine, il Procuratore Sandro Raimondi, il Questore Giuseppe Garramone e tutti i loro collaboratori”.

Ultimo aggiornamento: 22/01/2019 12:11:35
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