Tirano (A. Pa.) - Un viaggio unico, da favola d'inverno e d'estate. Parliamo del trenino rosso, che unisce la Valtellina all'Engadina con panorami mozzafiato tra vallate, montagne innevate e ghiacciai. Le oltre due ore di percorso da Tirano a St. Moritz sono tutte da vivere, ci si immerge in un ambiente unico, si scorgono le bellezze naturali difficili da scoprire in auto.
Il dottor Enrico Bernasconi, (nella foto), direttore generale della Ferrovia Retica, ci accompagna in questo viaggio che sembra scalare sempre più le montagne e che ci dà la vera dimensione della natura. Patrimonio mondiale dell'Unesco, il "trenino del Bernina" unisce in 122 chilometri Tirano a St. Moritz. Ieri è arrivata la prima vera nevicata del 2019 e il trenino del Bernina è stato in perfetto orario, come da copione svizzero.
Dottor Bernasconi, il trenino del Bernina ha un grande fascino anche nel periodo invernale. Quali sono i motivi di una passione che sembra intramontabile?
"Paesaggio fiabesco, queste due parole danno la dimensione del contesto in cui ci troviamo. Il trenino rosso della Ferrovia Retica è speciale e va al di là delle stagioni. Un tempo era frequentato in alcuni periodi dell'anno, oggi è stata superata la stagionalità e abbiamo una presenza costante ad ogni weekend e in tutti i mesi dell'anno perché ogni periodo offre qualcosa di straordinario: il bianco immacolato d'inverno, la fioritura della primavera, i ghiacciai e la freschezza delle montagne d'estate, i mille colori dell'autunno. Ogni stagione ha una sua particolarità e offre qualcosa di speciale agli utenti durante il viaggio".
Oltre a questo, cosa contraddistingue il trenino rosso?
"L'affidabilità. I turisti e le persone che frequentano e utilizzano il treno da Tirano a St.Moritz hanno sempre evidenziato, oltre alle bellezze naturali, due caratteristiche: in primis le corse sono sempre in orario, anche in queste giornate di neve.