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Sabato, 22 giugno 2019

Valtellina: 900 studenti ambasciatori del territorio

Morbegno - "Scopriamo i luoghi che viaviamo": un progetto per le scuole del mandamento. Oltre 900 alunni ambasciatori del territorio. Paesi che si raccontano attraverso le loro peculiarità, storiche, culturali e ambientali, e le loro attrattive, alunni che studiano per diventare ambasciatori del territorio: la Comunità Montana di Morbegno ha lanciato un progetto al quale hanno aderito i sette istituti comprensivi del mandamento, con le classi terze e quarte delle scuole primarie, per un totale di oltre 900 ragazzi coinvolti. “Scopriamo i luoghi che viviamo”, con la desinenza dei due verbi ‘amo’, in evidenza, questo il nome del progetto, si propone di sensibilizzare i cittadini nei confronti delle bellezze e delle risorse del territorio con l’obiettivo di valorizzarle in un’ottica turistica.


Bassa Valtellina da Alpe Vignone"Ci siamo resi conto che spesso siamo noi valtellinesi i primi a non conoscere a fondo i nostri paesi - spiega il presidente Christian Borromini -, per questo motivo riteniamo importante promuovere un’azione collettiva in grado di catturare l’attenzione dei residenti in prima battuta e dei turisti in seconda. Abbiamo tante risorse ancora poco sfruttate per il loro potenziale e vogliamo partire dai più giovani per arrivare a tutti i possibili fruitori, in valle e oltre i confini provinciali".


Un circolo virtuoso che parte dalle scuole, arriva ai comuni, passa attraverso le associazioni per raggiungere le famiglie e infine i turisti. Un patto tra generazioni idealmente sottoscritto con l’obiettivo di valorizzare tutto ciò che di prezioso e peculiare abbiamo a disposizione e che, spesso, sottovalutiamo. Il progetto verrà avviato con l’inizio del prossimo anno scolastico.

La Comunità Montana di Morbegno, dopo un confronto con i dirigenti scolastici, in sinergia con i comuni del mandamento, sta definendo nei dettagli l’impianto che verrà utilizzato dalle scuole affinché sia pronto per settembre. Il supporto dei comuni sarà fondamentale su due fronti: l’individuazione dei luoghi di interesse da inserire nel programma, il coinvolgimento delle associazioni locali. Una volta definiti i siti di pregio, storici, culturali, ambientali e attrattivi, toccherà ai ragazzi, guidati dai loro insegnanti, approfondirne la conoscenza ed elaborare delle schede analitiche prima di predisporre delle proposte di visita. Il passo successivo sarà rappresentato dalla promozione di questi itinerari nei comuni del comprensorio attraverso delle brochure.


I destinatari di queste proposte saranno innanzitutto i coetanei delle altre scuole coinvolte che, con la prossima primavera, sceglieranno le destinazioni delle loro passeggiate alla scoperta del territorio. Una chiesa, un antico palazzo, un museo, antiche rovine, aree di particolare pregio ambientale, suggestivi scorci, caratteristici borghi. Per i ragazzi la sfida è avvincente: dovranno definire delle proposte in grado di catturare l’attenzione. Più bravi saranno a cogliere e presentare le peculiarità di ciascun paese, più visitatori attireranno. Una ricerca che diventa gioco, uno studio approfondito che si trasforma in un progetto: per i ragazzi un’attività didattica e ludica insieme, l’opportunità di crescere in simbiosi con il proprio territorio, di esserne fieri, di valorizzarlo e di promuoverlo.


"Crediamo molto in questo progetto - conclude il consigliere delegato alla Cultura e all’Istruzione Luca Zecca -, e siamo grati ai dirigenti scolastici che con noi ne hanno condiviso le finalità. Ciò che proponiamo è un ritorno al territorio e alle nostre radici: gli alunni ne diventeranno gli ambasciatori prima all’interno della loro cerchia familiare, quindi all’esterno. Il loro entusiasmo e la loro passione saranno fondamentali per realizzare un progetto unico nel suo genere che avrà positive ricadute sull’intero mandamento".

Ultimo aggiornamento: 22/06/2019 00:45:19
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