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Trento: le decisioni su concessioni idroelettriche e orso

martedì, 6 giugno 2023

Trento – La novità uscita dalla III Commissione – presieduta da Ivano Job – è che il consigliere del Pd e il vicepresidente Pat Mario Tonina hanno raggiunto un accordo, che passa per la sospensione dell’iniziativa legislativa di Olivi, “in cambio” di una risoluzione dello stesso consigliere. Si prevede di lavorare con il Governo Meloni per aprire alternative alla via della gara pubblica per le nuove concessioni, inclusa l’ipotesi della gestione in-house tutta pubblica, ma non esclusa nemmeno la strada della modifica dell’articolo 13 dello Statuto.

Soddisfatto Olivi: “Due mesi fa mi era stata bocciata una analoga proposta di mozione, ora ottengo un impegno importante a poche settimane dalla fine della legislatura”); soddisfatto anche Tonina: “La legge provinciale che avevamo approvato è stata fermata a Roma, ma c’è un tavolo aperto con il ministro Calderoli, c’è una visione comune con il ministro Pichetto Fratin e c’è lo spazio per ottenere quanto ci siamo prefissi fin dall’inizio, anche con il coraggio di legiferare in anteprima nazionale”.

Piccole concessioni idroelettriche, altra intesa per l’aula con voto unanime, la III Commissione ha detto sì alla parte del ddl 163/XVI di Alessandro Olivi, introdotta ex novo oggi mediante un subemendamento anche in questo caso frutto di positivo confronto e condivisione tra il consigliere del Pd e il vicepresidente della Provincia. Si va a prevedere che la prospettiva di andare a gara nel 2027 per la riassegnazione delle piccole concessioni idroelettriche in Trentino, venga spostata oltre o comunque mitigata nelle regole, qualora sopraggiunga da Roma una normativa quadro più favorevole dal punto di vista dei concessionari uscenti rispetto a quella provinciale vigente.

L’arrivo di norme quadro dello Stato è nelle cose, dopo una pronuncia della Consulta che di fatto le ha invocate. L’assessore Tonina si compiace dell’accordo con l’opposizione, perché – ha spiegato – si può confidare di risolvere quasi tutte le posizioni degli attuali gestori di piccole concessioni (molto spesso sono Comuni): la scadenza 2027 potrebbe slittare oltre, ma restano valide anche condizioni (come la produzione di energia per autoconsumo) già messe in legge per escludere la messa a gara in questi casi delle concessioni alla scadenza.

Tonina ha detto che si sta lavorando inoltre a un regolamento di Giunta per affrontare la posizione della decina di piccole concessioni ancora alle prese con il concreto rischio della gara pubblica.

La III Commissione ha invece bocciato (2 sì, 4 no e Ossanna astenuto) la parte del ddl 163/XVI che vorrebbe facoltizzare la Giunta a utilizzare anche per le famiglie in maggiori difficoltà economiche il tesoretto da 140 milioni annui di chilowatt/ora, che la Pat introita gratuitamente dai concessionari di energia elettrica. Tonina ha spiegato che questa energia viene impiegata per depuratori, ospedali, gallerie, rsa per anziani.

Venuta meno l’emergenza bollette, non si ritiene opportuno prevedere proprio adesso un soccorso specifico per le famiglie, che certo verrà disposto se il caro-energia dovesse tornare a mordere. Sì alla delibera di Giunta in materia di contratti pubblici.

La III Commissione guidata da Job ha avviato la trattazione del ddl 178/XVI di Lorenzo Ossanna (Patt), preso in esame con molta celerità stante la grande attualità del tema: la gestione dei grandi carnivori in Trentino. Il testo prevede di limitare l’espansione degli orsi, con abbattimenti eseguiti dal personale Pat o per delega anche da cacciatori appositamente formati. Per il consigliere, è la via giusta
per salvaguardare sia il progetto Life Ursus, sia la vita umana e le attività zootecniche, agricole e turistiche sul territorio. Appare scontato che non ci sarà il tempo per portare il ddl 178 in aula entro la fine della legislatura, ma si sta valutando se procedere ugualmente con audizioni in Commissione (Alessio Manica ha messo in guardia dal rischio di uno “sfogatoio” tutto elettoralistico).

Sì alla delibera di Giunta in materia di contratti pubblici.
Il presidente Maurizio Fugatti ha di recente firmato decreti attuativi della l.p. 21/2021 per la semplificazione delle norme provinciali sui contratti pubblici, nonché il decreto con il capitolato generale per l’esecuzione dei lavori pubblici.
A fine marzo è però sopraggiunto il nuovo Codice nazionale dei contratti pubblici, efficace dal 1° luglio prossimo. La Pat deve adeguare la propria normativa a principi e aspetti generali del suddetto Codice, ragione per cui con la delibera giuntale in arrivo si decide di rinviare l’entrata in vigore dei precedenti decreti del presidente della Provincia (inizialmente prevista al 1° luglio), allineandone l’efficacia a quella della prossima legge provinciale che adeguerà appunto la legislazione trentina al decreto legislativo 36/2023 (il Codice dei contratti pubblici). La III Commissione oggi ha dato parere positivo all’unanimità.



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