A differenza di quanto previsto dal progetto iniziale, questa tipologia di barriera non verrà più installata nel tratto più a nord, ovvero tra Esine e Cividate.
Anas si è anche impegnato a valutare due ipotesi: la prima prevede la sostituzione del guard-rail da poco posato con un altro che occupa meno spazio, a esempio quello chiamato ad “arginello zero”, una soluzione che costerebbe meno, sarebbe più rapida e che è quella preferita dai sindaci camuni presenti. Se tale via non fosse percorribile, Anas presenterà a breve un progetto per allargare la piattaforma stradale e, di conseguenza, avere ancora lo spazio per la banchina ai margini delle carreggiate. Si tratterebbe però di un’ipotesi più costosa e lunga da realizzare.
“Quel che è certo – dichiara il primo cittadino di Breno, Sandro Farisoglio - è che con queste proposte Anas dimostra di aver capito che c’è un problema e che la banchina serve a lato strada serve davvero. Ringrazio il prefetto Vardè, che si è dimostrato molto attento all’argomento e alle nostre necessità, chiedendo ad Anas un cronoprogramma certo con garanzie a tutela dei cittadini camuni! E ringrazio anche Anas, che sembra aver dimostrato di voler collaborare: ora però auspico una soluzione nel breve periodo”.