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Slitta il vaccino-Covid, Arcuri: “In Italia a fine gennaio se in commercio”. Dpcm con lockdown e coprifuoco, scontro su scuole, sci e mobilità

venerdì, 27 novembre 2020

Roma – Slitta la data di arrivo del tanto atteso vaccino anti-Covid in Italia. Membri del Governo avevano parlato di “prime dosi già a dicembre” nelle ultime settimane, ma non sarà così: almeno fino al 2021 non ci sarà.

Stiamo preparando la rete di distribuzione, conservazione e somministrazione dei vaccini. Se verrà autorizzato il commercio, a fine gennaio si inizierà con la somministrazione. Il ministro sta definendo il piano per la vaccinazione di massa“, ha dichiarato il commissario straordinario per l’emergenza coronavirus in Italia Domenico Arcuri, ospite oggi di Agorà su Rai 3.

SCONTRO SUL DPCM

Intanto prosegue lo scontro sul nuovo Dpcm. Posizioni diverse su tutti i fronti nel confronto ieri tra l’Esecutivo e le Regioni: la richiesta di apertura delle scuole in presenza per il 9 dicembre non ha trovato l’accordo dei territori che spingono per il rinvio a gennaio. Spunta l’ipotesi di avere lezioni anche di sabato e di domenica, col ministro De Micheli in mattinata alla Repubblica che ha così risposto: “Siamo in emergenza, devono cadere i tabù…”.

Resta il rebus della mobilità, con l’ala chiusurista che vorrebbe non permettere spostamenti tra regioni e verso gli altri Stati, non concedendo agli sciatori la possibilità di trascorrere le vacanze sulle piste di Austria e Svizzera visto che l’indirizzo del Governo resta quello di chiudere gli impianti almeno fino all’Epifania. Il coprifuoco dovrebbe rimanere alle 22 anche nella notte di Natale.

Di fatto l’alleggerimento dovrebbe riguardare solo i negozi per le prossime settimane, mantenendo l’impostazione di zone gialle, rosse e arancioni: il lockdown non abbandona i cittadini.



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