Eufemia, mercatini, intrattenimento musicale e spettacoli.
L’abbinamento del weekend d’esordio del ‘Pizzocchero d’oro’ con ‘I giorni del grano saraceno’ riafferma il legame indissolubile fra Teglio, il suo piatto tipico e il prodotto da cui ha origine. Nell’antico mulino, aperto anche nella giornata di sabato, domenica 8 settembre l’associazione proporrà lavorazioni tipiche in diretta, battitura e macinatura, oltre che degustazioni di prodotti a base di grano saraceno locale. Alle ore 15, per i visitatori è prevista una relazione dal titolo “Cibi del territorio tra passato e presente”, excursus storico sulle abitudini alimentari contadine, dall’uso del grano saraceno fino alla trasformazione di alcune pietanze tradizionali in richiamo turistico.
Il menù che verrà proposto dai dieci ristoranti e dai due agriturismo durante il primo come nei restanti tre weekend del ‘Pizzocchero d’oro’ ruota attorno ai Pizzoccheri dell’Accademia di Teglio: bresaola e salumi nostrani, crostino di segale al burro di ginepro e sciatt al cicorino come antipasti, vitella da latte con maüsc, polenta e funghi quali secondi piatti e torta di grano saraceno con coulis di mirtilli per dessert. L’abbinamento è con un Valtellina Superiore Docg Valgella della casa vinicola Fratelli Bettini del 2016. In alternativa è possibile scegliere il ‘Menù dell’Accademia’, con i Pizzoccheri, bresaola, sciatt, formaggi tipici e dolce.
L’iniziativa promossa dai ristoratori di Teglio, e sostenuta dal Comune, con la collaborazione del Consorzio Turistico Media Valtellina, vede la partecipazione dell’Accademia del Pizzocchero, dall’Associazione per la coltura del grano saraceno di Teglio e da tutti gli altri gruppi e sodalizi del paese.
Date, menù, ristoranti ed eventi collaterali sono elencati sul sito internet www.saporidautunnoteglio.it oltre che sul volantino, e per informazioni ci si può rivolgere all’Ufficio Turistico di Teglio (0342 782000). Per prenotare pranzi o cene si possono contattare i ristoranti e gli agriturismi: è consigliabile farlo in particolare per la domenica, generalmente la giornata più affollata, per essere certi di avere il proprio posto a tavola.