Rovereto - "Siamo qui oggi molto volentieri per l'inaugurazione di questo nuovo centro, luminoso, aperto, efficiente: un investimento utile e necessario per i cittadini, tutti sappiamo quanto Rovereto sia centrale in questi territori e quanto i cittadini abbiano fiducia nella struttura ospedaliera di Rovereto. Questo significa che tutti, medici, infermieri e personale sanitario hanno saputo trasmettere e meritare questa fiducia" ha detto il presidente della Provincia autonoma di Trento Maurizio Fugatti in occasione del taglio del nastro del nuovo reparto dedicato alle dialisi all'interno del Santa Maria del Carmine.
Un'occasione, quella dell'inaugurazione, che è stata colta dalla Giunta provinciale a seguito dell'invito del direttore generale di Apss Paolo Bordon e che è stata accompagnata dallo svolgimento della consueta riunione settimanale di Governo all'interno della struttura ospedaliera e preceduta da un incontro dello stesso presidente Fugatti, dell'assessore alla salute Stefania Segnana e dell'intera Giunta con i medici ospedalieri, svoltosi all'inizio della mattinata sempre all'interno dell'ospedale di Rovereto.
Sul tavolo temi come le opportunità e capacità dell'ospedale, le possibili collaborazioni del sistema ospedaliero trentino con le università, la necessità di rafforzare la rete fra le strutture ospedaliere che la specificità del territorio trentino richiede, ma anche le criticità generali, come la difficoltà di reperire medici. "Vogliamo lanciare un messaggio di unità al sistema sanitario trentino: occorre lavorare il più possibile in rete per dare i giusti servizi ai trentini che hanno fiducia nella loro sanità" ha detto ancora il presidente Maurizio Fugatti.
“Il dializzato – ha detto al momento dell'inaugurazione del nuovo centro il dirigente generale di Apss Paolo Bordon – è il paziente cronico per eccellenza, la cui vita viene scandita e regolata dalla terapia. I nuovi spazi del centro, più ampi e funzionali, garantiranno un miglior confort ai pazienti durante il trattamento e una maggiore efficienza e operatività agli operatori sanitari. L’iter di realizzazione della struttura è stato piuttosto complesso, ma siamo finalmente qui a inaugurare un centro dialisi più moderno ed efficiente nel garantire servizi irrinunciabili a chi è costretto a stare attaccato ad una macchina 3-4 ore per tre giorni in settimana”.
Presenti tra gli altri il direttore dell'ospedale, Pier Paolo Benetollo e il direttore della Struttura Complessa Multizonale di Nefrologia e Dialisi di Apss, Giuliano Brunori, che ha presentato il nuovo ambiente del centro, spiegando che tanti pazienti sono costretti alla dialisi anche per 15-20 anni e oltre 150 giorni all'anno.