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Milite ignoto, l’accoglienza e la tappa trentina

martedì, 19 ottobre 2021

Trento – Il Doss Trento, Sant’Apollinare, Piazza Dante, la Fossa dei Martiri al Castello del Buonconsiglio e Piazza Duomo sono state alcune delle tappe salienti del passaggio a Trento della Staffetta Cremisi per la pace la cui presenza in città si è conclusa con la cerimonia ufficiale ospitata alla Piazza della Portela con la presenza delle Autorità civili e militari. Qui vi sono stati gli interventi del Sindaco Franco Ianeselli, dell’assessore alla Cultura Mirko Bisesti in rappresentanza del presidente Maurizio Fugatti, del presidente del C.O. Livio Guidolin. del presidente ANB gen. Ottavio Renzi e dell’arcivescovo di Trento mons. Lauro Tisi. Presente la signora Francesca Stefenelli Prada, nipote della medaglia d’oro degli alpini una delle dodici conferite militari del capoluogo. Foto @Claudio Libera.

E proprio la signora Stefenelli è stato il collante tra l’apertura e la chiusura del passaggio a Trento della Staffetta Cremisi della Pace – Centenario del Milite Ignoto ideata dalla sezione del Trentino Alto Adige dell’Associazione Nazionale Bersaglieri (ANB) come omaggio alla figura del giovane soldato non identificato che cento anni fa venne traslata dalla Basilica di Aquileia all’Altare della Patria a Roma con un viaggio in treno onorato e salutato da milioni di persone.

Nell’ambito della comunione di intenti e del coinvolgimento di tutte le Associazioni d’Arma le prime frazioni della staffetta, ospitate sul Doss Trento, sono state effettuate da rappresentanti dell’ANA, con il presidente del Trentino avv. Paolo Frizzi, nel tratto tra il nuovo Museo degli Alpini inaugurato proprio ieri e il mausoleo di Cesare Battisti. Tra i componenti della staffetta anche una figura femminile in rappresentanza ideale di quel mondo che certamente ha sofferto maggiormente per la morte di soldati rappresentati dal Milite Ignoto: proprio la signora Francesca Stefenelli Prada.

Alla cerimonia sul Doss Trento hanno partecipato – con i vertici dell’Associazione nazionale dei Bersaglieri e delle varie rappresentanze d’arma – anche il vice presidente austriaco della Croce Nera Austriaca nonché presidente della Croce nera del Tirolo Gen. Johannes Kainzbauer e Matteo Valentinotti, rappresentante della Croce Nera in Trentino.

Poi gli staffettisti sono scesi a Sant’Apollinare dove il testimone è stata raccolto dai Bersaglieri. Accompagnati dalle note della Fanfara dei Bersaglieri di Jesolo la delegazione di bersaglieri e delle altre Associazioni d’Arma, preceduta dalla staffetta con il simbolo creato dal’ artista trentino Mastro7, ha quindi raggiunto Piazza Dante. Qui è stata deposta una corona di allora dinnanzi allo storico monumento nel ricordo dei 700 anni della morte del Sommo Poeta.

Poi la sfilata per le vie del centro verso il Castello del Buonconsiglio dove sono stati resi gli onori a Cesare Battisti, Fabio Filzi e Damiano Chiesa. Quindi il passaggio verso piazza Duomo accompagnato dalle coinvolgenti melodie della fanfara dei bersaglieri di Jesolo. Vari i motivi suonati tra il piacevole stupore dei passanti, tra i quali anche turisti tedeschi, rimasti affascinati dalla sfilata in alcuni momenti a passo di corsa e in altri a passo cadenzato. L’ultima esibizione alla Piazza della Portela prima e dopo la cerimonia ufficiale e gli interventi delle Autorità.
Il sindaco Franco Ianeselli ha richiamato il capolavoro di Monicelli La Grande Guerra in cui si dice “soltanto i morti potrebbero parlare della Guerra ma quelli non parlano”. Con questa bellissima staffetta – ha aggiunto – si dà voce a quel soldato senza nome, al Milite ignoto che simboleggia quella generazione perduta della fine dell’800 ma con l’obiettivo non di celebrare la guerra, tutt’altro, ma quello di lavorare per un’Europa unita e un’Europa della Pace”.

Per l’assessore del Trentino alla Cultura Mirko Bisesti è importante “saper coinvolgere le nuove generazione nel ricordo cento anni del Milite ignoto ma verso la pace. Stiamo parlando di pace proprio per ricordare ciò che è stata la guerra. Oggi il nostro impegno è di fai conoscere i luoghi di Guerra ma nell’intento di rafforzare la Pace. Su questo tema c’è tutto l’impegno della nostra Provincia”.

Per l’arcivescovo di Trento mons. Lauro Tisi “proprio la realtà che ha dato vita al Milite ignoto ci ricorda come con la guerra tutto si perde e la Pietas che accompagna la custodia del Milite Ignoto ci ricorda che l’uomo è irriducibile sul fronte dell’incontro e dell’umano e l’l’umano non è altro che incontro. Ringrazio di questa iniziativa perché ci ricorda che il male può essere sconfitto solo dalla Pietas e dalle relazioni”.

A chiudere la cerimonia sono stati Livio Guidolin, presidente ANB Trentino Alto Adige e Ottavio Renzi, presidente nazionale. ANB è stata la deposizione di una doppia e alla fine tanti applausi, nuovamente le melodie della fanfara di Jesolo. Guidolin e Renzi hanno definito la Staffetta Cremisi una significativa operazione di memoria collettiva in ricordo di chi ha perso la vita per l’Italia. La Staffetta Cremisi della Pace è così l’evento finale delle Celebrazioni legate al Centenario della Grande Guerra simbolicamente identificata con l’annessione all’Italia delle due città di Trento e Trieste.

Nel pomeriggio la due giorni in Trentino Alto Adige si chiuderà a Rovereto con la Cerimonia sul Colle di Miravalle (ore16.00) al termine della quale la Campana dei Caduti farà sentire eccezionalmente i propri rintocchi con la presenza straordinaria anche della Tromba dell’Armistizio (cimelio storico custodito nel Museo Italiano della Guerra) il cui suono annunciò al quartier generale Italiano l’arrivo della delegazione austriaca in Vallagarina per aprire le trattative del cessate il fuoco che poi portarono qualche giorno dopo a definire i dettagli dell’Armistizio nella Villa Guerrieri Gonzaga a Borghetto di Avio, sempre in Trentino, poi ufficialmente firmato a Villa Giusti a Padova. La tappa di Rovereto inizierà alle 14.30 al Museo della Guerra con passaggi successivi, allietati dalla Fanfara dei Bersaglieri di Jesolo, davanti a palazzo Pretorio e a Castel Dante. Sino alla conclusione alla Campana dei Caduti.

La Staffetta Cremisi della Pace (16 – 28 ottobre) è frutto di una sinergia tra ANB Trentino Alto Adige e le analoghe realtà di Veneto e Friuli Venezia Giulia. Lo scopo è di unire idealmente tutti i luoghi simbolo del fronte di guerra nel Nord Est e in particolare gli Ossari e i Sacrari dai quali vennero prelevate un secolo fa le salme degli undici soldati, caduti in battaglia e mai identificati, tra i quali venne scelto il Milite Ignoto oggi tumulato a Roma.

L’evento gode del patrocinio del Ministero della Difesa, della Campana dei Caduti, del Museo della Guerra di Rovereto, della Regione Trentino – Alto Adige/Sudtirol, dei Comuni di Bolzano, Trento e Rovereto e il supporto di Cassa Centrale, di Itas e della Federazione Italiana Sport Orientamento (Fiso) che ha curato le cartine delle varie tappe.

La Staffetta Cremisi della Pace da domassi trasferirà poi in Veneto e Friuli Venezia Giulia. Si concluderà il 28 ottobre ad Aquileia, ripetendo di fatto il percorso delle undici salme di soldati non identificati traslate cento anni fa nella Basilica.



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