TRENTO - Sicurezza, i numeri del
Trentino Alto Adige. Nell'ultimo anno - secondo il report de
ll’Osservatorio sulla sicurezza della casa curato da Censis e Verisure, realizzato con il contributo del Servizio analisi criminale del
Ministero dell’Interno - c'è stato un leggere incremento, però la regione è "definita sicura".

La graduatoria per regioni relativa al numero dei furti in abitazione commessi nel 2024 posiziona al primo posto con 34.333 reati denunciati la Lombardia, seguita dal Veneto con 18.561 e dal Lazio con 16.464. Il Trentino Alto Adige è fortunatamente lontano, con i 2.500 casi dello stesso anno, in crescita rispetto ai 1.950 del 2023.
Il Trentino Alto Adige è al primo posto in Italia, come infrastruttura domestica e sistemi di allarme a tutela dei cittadini, davanti a Friuli Venezia Giulia, Valle d'Aosta e Liguria.
Secondo i numeri forniti dal Servizio analisi criminale - una struttura che comprende personale della Polizia di Stato, dei carabinieri, della Guardia di finanza e della polizia penitenziaria e opera nell’ambito della Direzione centrale della Polizia criminale - tra le prime 50 province italiane per incidenza dei furti in base alla popolazione residente 11 sono lombarde. Dopo Milano con 9.451 denunce, figurano Brescia con 4.680, Monza con 3.961 e Bergamo con 3.589.
In Trentino Alto Adige c'è però un dato che preoccupa: i furti in casa tra il 2023 e il 2024 sono cresciuti del +22 per cento. E questo, nonostante i sistemi d'allarme che vedono la regione tra le prime in Italia. Sovente i malviventi entrano in casa anche con la presenza di persone e questo è il segnale di un cambiamento della malavita in Trentino Alto Adige.