Informativa

Noi e terze parti selezionate utilizziamo cookie o tecnologie simili per finalità tecniche e, con il tuo consenso, anche per le finalità di esperienza, misurazione e marketing (con annunci personalizzati) come specificato nella cookie policy. Il rifiuto del consenso può rendere non disponibili le relative funzioni.
Usa il pulsante “Accetta” per acconsentire. Usa il pulsante “Rifiuta” per continuare senza accettare.

-

In Lombardia una legge per valorizzare i soccorritori

In Regione 30mila persone lavorano ogni giorno nel servizio di emergenza

Milano - Riconoscere, promuovere e valorizzare le figure del soccorritore, dell’autista soccorritore e dell’operatore tecnico di centrale operativa: questo l’obiettivo del progetto di legge approvato a maggioranza (con l’astensione dei Consiglieri di minoranza) in Commissione Sanità: “Promozione e valorizzazione dei percorsi formativi per le attività del soccorritore, dell’autista soccorritore e del tecnico di centrale operativa della rete di emergenza urgenza preospedaliera”.

Il capogruppo di Fratelli d’Italia e relatore del progetto di legge ha messo in evidenza come l’approvazione del progetto di legge arrivi dopo un percorso articolato che ha visto il coinvolgimento dell’Agenzia Regionale di Emergenza Urgenza (AREU), dei gruppi di volontari, delle associazioni, dei sindacati e degli operatori della rete emergenza-urgenza. Il relatore ha, inoltre, sottolineato come il provvedimento è un riconoscimento concreto del fondamentale ruolo svolto dal Terzo Settore e dalle associazioni di volontariato, investendo in formazione e competenze per garantire standard sempre più omogenei su tutto il territorio regionale. Senza dimenticare il ruolo socioassistenziale svolto dagli operatori, che consentono di far emergere anche situazioni di disagio sociale che spesso si rivelano essere cause o concause che portano alla richiesta di aiuto e assistenza.

Soddisfazione espressa anche dalla presidente della Commissione Sanità che ha sottolineato come questo provvedimento si inserisca in una visione di sistema con l’obiettivo di rafforzare ulteriormente il Servizio Sanitario Regionale (SSR), considerando le funzioni sociali che sono svolte dai volontari che contribuiscono al benessere dei territori e delle comunità. Attraverso percorsi formativi adeguati sarà possibile consentire a queste figure di svolgere attività di soccorso e di primo intervento conformemente ai protocolli in uso presso il Servizio di emergenza territoriale.

La proposta di legge, prima in Italia a livello regionale, intende valorizzare e promuovere la figura del soccorritore volontario, dell’autista soccorritore e del tecnico delle centrali di soccorso all’interno del sistema preospedalierio di emergenza urgenza (SOREU) e nell’ambito delle Centrali NUE 112 e NEA 116117. Per questo il testo propone l’attivazione di percorsi formativi strutturati che consentano alti standard di risposta al bisogno di salute in condizioni critiche e che garantiscano adeguata competenza professionale.

Il testo normativo, composto da dieci articoli, prevede l’attivazione questi percorsi formativi per assicurare i livelli essenziali di formazione e la certificazione delle competenze necessarie.
I corsi di formazione saranno coordinati dall’Agenzia Regionale di Emergenza Urgenza (AREU).

La frequenza ai corsi di formazione consentirà il rilascio di un attestato che costituisce requisito obbligatorio per lo svolgimento dell’attività sui mezzi di soccorso per le figure di soccorritore e autista soccorritore e nelle centrali operative per il tecnico delle centrali di soccorso.

Sono oltre 30mila le donne e gli uomini che in Lombardia ogni giorno rispondono a più di 3.200 richieste di soccorso attraverso la rete di emergenza urgenza coordinata dall’Agenzia Regionale di Emergenza Urgenza (AREU) e costituita da tutte le associazioni di volontariato di assistenza e soccorso. I gruppi di minoranza, pur condividendone le premesse, si sono astenuti ritenendo inutile approvare una legge che propone corsi di formazione per figure professionali che già seguono percorsi formativi specifici affidati ai Centri di Formazione Riconosciuti e Accreditati (CeFRA).

Sanità, UGL: “Svolta epocale nell’emergenza urgenza, la Lombardia approva proposta di legge su autisti soccorritori. Ora avanti per riconoscimento nazionale” “L’approvazione in commissione sanità della Regione Lombardia della proposta di legge per la valorizzazione delle figure del soccorritore, dell’autista soccorritore e dell’operatore tecnico di centrale operativa apre le porte a una svolta epocale nel servizio dell’emergenza urgenza. Apprezziamo la politica del fare, quella che rende concrete le idee per migliorare la sanità. Per questo esprimiamo la nostra soddisfazione ringraziando la tenacia con cui Christian Garavaglia, relatore della proposta, ha combattuto questa battaglia che trova ora il suo compimento anche grazie al tenace impegno profuso dal nostro segretario regionale Diego Bollani” dichiarano il segretario nazionale della UGL Salute Gianluca Giuliano e il coordinatore nazionale del comparto Emergenza 118 Giuseppe Catalano. “Verranno attivati corsi di formazione coordinati dall’AREU con l’obiettivo di uniformare gli standard di intervento su tutto il territorio regionale. Questi corsi saranno essenziali per lo svolgimento dell’attività sui mezzi di soccorso e nelle centrali operative, garantendo un servizio di emergenza efficiente e di qualità sempre maggiore”. Ora la UGL Salute guarda avanti. “Il percorso porterà finalmente al riconoscimento ufficiale delle figure professionali dell’emergenza urgenza valorizzandone le competenze e garantendo degli standard di risposta sempre più elevati. Insomma, un’uscita dal limbo dove questi operatori erano stati ingiustamente confinati. Con la strada tracciata dalla Lombardia adesso la battaglia si sposta all’intero suolo nazionale per dare dignità, diritti ed un connotato professionale certo a tutti gli operatori dell’emergenza urgenza. Chiediamo quindi che tutte le regioni si uniformino attraverso un coordinamento affidato al Ministero della Salute, così da avere un’unica cabina di regia che consenta di equiparare i diritti di tutti gli operatori ed evitare difformità nella loro formazione e nell’erogazione dei servizi” concludono i sindacalisti.


Ultimo aggiornamento: 17/05/2024 15:05:10
POTREBBE INTERESSARTI
ULTIME NOTIZIE