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Venerdì, 9 giugno 2023

Ferrovia della Valsugana: interrogazione del consigliere Degasperi

Trento - Interrogazione del consigliere provinciale Filippo Degasperi (nella foto) avente come titolo "Ferrovia della Valsugana: tra un fallimento e l’altro, con la complicità dei sindaci in arrivo l’ennesimo stop?".


"Come noto fin dal 2016 il Ministero dei Trasporti aveva messo a disposizione 59 milioni di euro per avviare l’elettrificazione della linea ferroviaria Trento-Bassano - scrive nell'interrogazione Filippo Degasperi (Onda Civica) -. La ferrovia che collega Trento con la Valsugana potrebbe rappresentare un’utile infrastruttura per offrire ai tanti pendolari un’alternativa all’auto privata, alleggerendo la pressione del traffico sulla città capoluogo e sulla SS47. Sette anni dopo, della sempre sbandierata elettrificazione non c’è traccia, 25 mila veicoli convergono quotidianamente su Trento dalla Valsugana e non passa giorno che la statale 47 non sia bloccata da incidenti di varia gravità. Per superare difficoltà tecniche e velocizzare i tempi lo scrivente, forte anche della visita allo stabilimento Ansaldo Hitachi aveva proposto l’impiego immediato dei treni a batteria. Secondo le simulazioni presentate dal costruttore, tali mezzi avrebbero potuto facilmente entrare in esercizio garantendo costi inferiori e velocità superiori. Nel frattempo, nonostante le perplessità di tecnici ed addetti ai lavori, il persistente disinteresse della Giunta provinciale e della maggioranza contro l’ammodernamento della linea aveva individuato nell’idrogeno uno strumento di distrazione e un mezzo per procrastinare gli investimenti. Bocciata dal Centrodestra la nostra proposta di investire nei treni a batteria, l’alternativa propagandata è diventata quella dei treni ad idrogeno. “La scelta è fatta. Da Roma arrivano le risorse per avviare l’era dell’idrogeno sulla storica ferrovia” declamava un quotidiano locale nel febbraio 2022 dando spazio alla creatività dell’assessore Gottardi.

Perché l’idrogeno? “Miglior livello di affidabilità” rispetto a quelli a batteria ribadiva perentorio l’assessore, insieme all’impegno: “Quattro treni ad idrogeno entreranno in esercizio nel 2025” con tanto di stazione di rifornimento da realizzare a Trento nord. A conferma, gli impegni inseriti nel Documento di Economia e Finanza votato dalla maggioranza: “ L’impiego di treni a idrogeno nella tratta Borgo – Bassano [fino a Borgo evidentemente già si prevedeva di andare in corriera…] risulta profittevole e connesso ad un progetto di stazione di distribuzione di idrogeno in corso di analisi...”. E naturalmente tutti, sindaci valsuganotti in testa, come sempre silenti, a bersi la versione della Provincia. E poi? Beh, poi arriva il 15 gennaio 2023 e anche l’idrogeno va in soffitta. Si apre infatti un tavolo tecnico per … “valutare anche la soluzione a batteria” cestinata senza tanti complimenti giusto un anno prima. Nel frattempo la ferrovia della Valsugana sotto la gestione Centrodestra è finita tra le sei peggiori d’Italia, si è scoperto con 15 anni di ritardo il problema dei ruotini e siamo pronti a scommettere che anche nel giugno 2023 la linea sarà chiusa come avviene ormai almeno dal 2017 dietro la scusa dei lavori per l’elettrificazione fantasma. Tutto ciò premesso si interroga il Presidente della Provincia per conoscere


1. se, come da tradizione, anche per il giugno 2023 è prevista la chiusura della linea ferroviaria con le consuete, gravi ripercussioni sui pendolari e sui malcapitati turisti con annessa pessima figura per l’intero territorio;
2. per quali ragioni l’iniziale proposta Ansaldo Hitachi sull’impiego di treni a batteria, nonostante la bocciatura da parte del Consiglio provinciale, viene ripresa in considerazione;
3. su quali atti, verifiche e approfondimenti si basava la scelta dei treni ad idrogeno e per quali ragioni anche i treni a idrogeno sono finiti in soffitta o, in alternativa, a che punto è la realizzazione della stazione di produzione e la procedura di acquisto dei convogli;
4. le date degli incontri del tavolo tecnico e le risultanze dei lavori;
5. le eventuali prese di posizione ufficiali dei sindaci della Valsugana rispetto alle pietose condizioni della linea ferroviaria e alla mancanza di prospettive chiare", consigliere provinciale Filippo Degasperi.

Ultimo aggiornamento: 09/06/2023 01:15:46
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