Una separazione che sarebbe stata garantita se si fosse assegnato il servizio tramite gara (come avviene in Europa) e non attraverso l'affidamento diretto".
"Dalla sua nascita nel 2011 Trenord ha avuto parecchie crisi gestionali con lunghi periodi di disservizi, ritardi e piani di soppressioni per fronteggiare l’emergenza. Nel dicembre 2012 fu l’introduzione del nuovo sistema informatico per la gestione del personale “Goal rail” a provocare la peggior Caporetto della storia delle ferrovie italiane. Furono una decina di giorni di blackout durante i quali sono stati soppressi migliaia di treni e i pendolari lombardi hanno vissuto i loro tempi peggiori. Da allora una inenarrabile sequenza di disservizi. I già bassi indici della puntualità sono scesi dall’87,5% del 2015 all’80% del 2019, sono crollati nonostante la riduzione dell'offerta, e l'emergenza Covid ha mascherato le storiche soppressioni dei treni per disfunzioni tecniche e organizzative. Sono invece aumentati i costi di produzione raggiungendo il record di 20 euro per km percorso, costo quasi doppio del resto della rete ferroviaria nazionale. Alle soppressioni e ai ritardi si sono aggiunte composizioni limitate, aria condizionata non funzionante, porte guaste, inadeguata se non assente informazione all'utenza e treni non sanificati", sottolinea Dario Balotta (Europa Verde).