Ci auguriamo intervenga la Commissione europea aprendo una trattativa per evitarlo» commenta il presidente di Confartigianato Brescia e Lombardia Eugenio Massetti.
A livello provinciale si osserva che gli Stati Uniti sono il 3° mercato di riferimento per vendite di prodotti alimentari sul mercato estero per la provincia di Cremona (10,9% dell’export di prodotti alimentari venduti nel Mondo) e di Milano (8,5%); il 4° mercato di riferimento per Brescia (8,2%) e per Monza e della Brianza (9,9%); il 5° mercato di riferimento per Varese (5,0%); e il 6° mercato di riferimento per Mantova (4,4%), Lecco (5,5%) e Lodi (0,8%). Tra le prime 30 province italiane per valore dell’export di prodotti delle imprese lattiero-casearie verso gli USA figurano Cremona al 4° posto, Brescia al 6° e Mantova all’8°.
Nella regione sono complessivamente 11.228 le imprese artigiane attive nel comparto alimentare e Brescia è 2a dopo Milano con Brescia 1.678 imprese, il 14,9 del totale lombardo. Di queste l’1% pari a 117 imprese, operano nella Lavorazione di prodotti lattiero-caseari (17 a Brescia). La provincia lombarda che registra un maggior peso delle imprese artigiane nel settore coinvolto da quanto sta accadendo tra Europa e Stati Uniti è Cremona (2,4% imprese artigiane del settore alimentare che operano nel settore lattiero caseario), Lecco (1,7%), Lodi (1,5%), Bergamo (1,4%), Monza B. (1,2%) e Como (1,1%).
I prodotti alimentari maggiormente esportati verso questo mercato sono: prodotti alimentari che comprendono la lavorazione di tè e caffè e produzione di condimenti, spezie, cacao, cioccolato, etc. (34,7% del totale export beni alimentari prodotti in Lombardia), Prodotti delle industrie lattiero-casearie (20,7%), Prodotti da forno e farinacei (12,2%), Oli e grassi vegetali animali (11,7%) e Carne lavorata e conservata e prodotti a base di carne (10,5%). Nei primi sei mesi dell’anno in corso – tra i prodotti alimentari maggiormente richiesti dagli americani– crescono le vendite di Oli e grassi vegetali e animali (+45,6%) e di Prodotti delle industrie lattiero-casearie (16,3%).
Tenendo conto della perimetrazione effettuata in base alla lista di 93 prodotti italiani che dal 18 ottobre saranno soggetti a dazi USA, rileviamo che per il paese il settore maggiormente interessato è quello lattiero-caseario (Gruppo Ateco 2007 a 3 digit CA-105). A fronte di ciò va considerato che tra i prodotti alimentari della regione maggiormente venduti negli Stati Uniti, troviamo, dopo gli Altri prodotti alimentari, formaggi, burro e yogurt. L’export verso il mercato statunitense dei prodotti lattiero caseari raggiunge negli ultimi 12 mesi valore di 63 milioni di euro, il più alto dopo quello registrato in Emilia-Romagna e pari al 4,4% del valore complessivo delle vendite di questi prodotti in tutto il Mondo. Inoltre il territorio lombardo figura 4° per grado di esposizione nel settore lattiero caseario sul mercato statunitense, preceduto da Sardegna, Emilia-Romagna e Veneto.
I formaggi rappresentano un’eccellenza del food made in Lombardia. Nella regione si contano 14 tipologie di formaggi DOP: Bitto, Formaggella del Luinese, Formai de Mut dell'Alta, Valle Brembana, Gorgonzola, Grana Padano, Nostrano Valtrompia, Parmigiano Reggiano, Provolone Valpadana, Quartirolo Lombardo, Salva Cremasco, Silter, Strachitunt, Taleggio e Valtellina Casera.
di Chiara Panzeri