In queste condizioni non posso fare progettualità future e molte altre aziende si trovano nella nostra condizione: dovremo essere in grado di stoccare l'olio nelle annate di sovrapproduzione, in modo da poter far fronte a quelle più difficili”.
“La situazione nella zona dei laghi è purtroppo negativa – conferma Massimiliano Gaiatto, produttore Coldiretti e presidente del consorzio Dop Laghi Lombardi – Abbiamo avuto una situazione climatica sfavorevole che ha compromesso lo sviluppo dei frutti. La presenza della cimice asiatica, poi, ha contribuito ad aggravare la situazione e, di fatto, il raccolto 2021 è pregiudicato in diverse aree”.
A livello italiano quest’anno la produzione di olio sarà di ottima qualità e potrebbe attestarsi intorno ai 315 milioni di chili, in leggero aumento rispetto ai 273,5 milioni di chili dell’annata scorsa, in media con le statistiche delle ultime campagne ma con un risultato inferiore alle attese, secondo le stime Coldiretti, Unaprol e Ismea.
Per sostenere e incrementare la produzione nazionale di extravergine, Coldiretti ha presentato nell’ambito del Recovery Plan un progetto specifico legato alle reti d’impresa per il futuro dell’olio d’oliva. L’obiettivo è rilanciare la produzione nazionale dell’olio d’oliva per confermare il primato di qualità del Made in Italy attraverso la realizzazione di nuovi uliveti, di impianti di irrigazione e costruzione di pozzi o laghetti, anche in maniera consorziata, favorendo la raccolta meccanizzata delle olive con macchinari che riducano i tempi e costi di raccolta.