Trento – Denunce di carenze nella didattica a distanza. Molti bambini e ragazzi in quarantena domestica derivante da positività a Covid nella stessa classe, “non stanno ricevendo adeguata assistenza e continuità nell’insegnamento a distanza“.
I consiglieri provinciali del PATT, Michele Dallapiccola, Paola Demagri e Ugo Rossi, hanno registrato un senso di incertezza nell’organizzazione scolastica, specialmente per quanto riguarda la gestione della didattica da remoto: “Pare che non siano chiari e precisi nemmeno gli indirizzi su come procedere. Nella filiera organizzativa, il personale docente denuncia spesso di non esser stato messo nelle condizioni di poter attivare prontamente attività scolastica per i ragazzi rimasti a casa“.
“Probabilmente – proseguono i consiglieri provinciali PATT -, i protocolli prevedono dotazioni multimediali e connessioni informatiche. Vi è tuttavia un pesante rimpallo di responsabilità tra l’organizzazione scolastica e quella provinciale, che dovrebbe governare tutto il processo di assistenza tecnica nei vari istituti“.
Il gruppo consiliare PATT in Provincia, con Michele Dallapiccola, Paola Demagri e Ugo Rossi, interroga la Giunta per sapere
“perché in provincia ogni classe di ogni ordine e grado non è in grado di garantire la didattica a distanza ai bambini e ai ragazzi in quarantena preventiva domestica”.