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Borno, intervista al sindaco Rivadossi: “Cinque anni intensi e progetti per 25 milioni”

venerdì, 24 marzo 2023

Borno (Brescia) – Matteo Rivadossi, 40 anni, ristoratore, sindaco uscente di Borno (Brescia) si ripresenta alle prossime elezioni comunali, in calendario il 14 e 15 maggio, a capo della lista “SiAmo Borno”. Per il primo cittadino di Borno è tempo di bilanci.

Sindaco Rivadossi, come giudica questi cinque anni?
“Sono stati cinque anni intensi, tanto entusiasmanti quanto difficili, durante i quali la nostra comunità ha vissuto momenti tanto belli quanto drammatici. Non senza innegabili difficoltà, è stato a conti fatti un percorso fatto di grandissime soddisfazioni e importanti traguardi grazie ai tanti progetti concretizzati e ai cospicui contributi portati a casa per interventi grandi e piccoli sul territorio. In totale abbiamo messo in campo 25 milioni di euro tra progetti già completati e progetti già finanziati. Certo ci sono stati momenti di profonda sofferenza e incertezza a causa della pandemia che abbiamo vissuto sulla nostra pelle e ancora oggi ne accusiamo gli strascichi. È stato non da ultimo un viaggio alla scoperta della macchina amministrativa, in cui con la mia squadra abbiamo imparato, nella più totale trasparenza, il modo migliore per mettere la burocrazia al servizio dei cittadini”.

Due le emergenze degli ultimi anni, Covid e caro bollette, come le avete affrontate?
“Sono anni che non dimenticheremo facilmente: l’emergenza che abbiamo vissuto nei mesi del Covid ha lasciato segni indelebili a livello globale, toccando anche la nostra comunità. Non vi nascondo che la gestione di questa emergenza non è stata facile: ci sono stati momenti incerti e decisioni non semplici da prendere, nella consapevolezza che mai si era dovuta affrontare una simile situazione. Eppure dalla grande tragedia di quel periodo è uscita l’anima più autentica del nostro paese, quella del volontariato e del sostegno agli altri: in quei mesi ho visto il cuore grande dei bornesi, i gesti di solidarietà e di sostegno che associazioni, volontari, privati cittadini hanno messo in campo perché nessuno fosse lasciato indietro. Sono quei gesti, quelle piccole azioni a volte invisibili che ci ricordano che nonostante le difficoltà possiamo andare avanti, insieme. Oltre alla gestione dei servizi per le necessità più impellenti, specie di chi era solo o anziano, abbiamo messo in campo una serie di progetti a sostegno delle attività, con bandi impresa dedicati e delle famiglie con i buoni spesa e il supporto psicologico.

Per quanto riguarda il caro bollette abbiamo ridotto al minimo le spese del Comune, tagliando dove possibile e costruendo un progetto con la Pro loco per le festività natalizie. Il Natale si è acceso, ma in maniera più sostenibile possibile: in piazza abbiamo posizionato un albero che si accendeva solo quando qualcuno si metteva in sella alle biciclette e pedalava per creare energia. È stato un bel momento, anche di riflessione sul tema”.

Avete portato avanti numerosi progetti, quali sono quelli più importanti?
“In questi anni abbiamo lavorato costantemente per portare a casa quante più risorse potevamo tradurre in progetti, intraprendendo percorsi lunghi che hanno piano piano visto la luce, o che sono tuttora in corso e vedranno la luce solo nel prossimo futuro. Sono stati anni di grande slancio tanto a livello regionale quanto a vari livelli ministeriali, con risorse dedicate al rilancio e allo sviluppo anche dei territori più periferici. E siamo orgogliosi di aver colto quante più opportunità possibili e averle investite sul territorio.

Mi sento di poter dire con un pizzico di orgoglio che le risorse spese per opere e interventi in questi cinque anni sono tante: il totale complessivo ammonta a poco meno di 25 milioni di euro, dei quali più del 90% finanziati da enti sovracomunali (Comunità Montana, Regione, Provincia, Fondi ministeriali) e solo un 10% a carico del Comune. Ne cito solo alcune: la ciclopedonale che porta agli impianti di risalita, la nuova pavimentazione della piazza e del centro storico, i parchi gioco, gli interventi di messa in sicurezza e regimazione idraulica delle valli, il parcheggio in San Fiorino a servizio della montagna”.

Con Regione Lombardia avete un accordo per lo sviluppo dei Comprensorio, quali sono gli obiettivi?
“Il Patto Territoriale per lo sviluppo del comprensorio turistico Borno-Monte Altissimo ha portato a Borno 17 milioni di euro. Se da una parte siamo orgogliosi perché è un evento senza precedenti, dall’altra sentiamo tutta la responsabilità del caso. Pensato, ideato e portato avanti su tutti i tavoli istituzionali, dalla Comunità montana alla regione al ministero, il progetto punta alla destagionalizzazione di Borno Ski Area e alla valorizzazione turistica di tutto il paese. Se sulla carta sono previsti una nuova cabinovia e un nuovo rifugio al monte Altissimo, nella realtà tutta Borno e l’altopiano saranno direttamente coinvolti nel cambio di passo e tutti coloro che sapranno coglierne la valenza raccoglieranno i frutti di una fase turistica senza precedenti. Perché siamo più che mai convinti che il paese sia la funivia e viceversa: un tutt’uno che insieme può guardare al futuro”.

E per il futuro? Quali idee per Borno?
“Chiudiamo il nostro mandato amministrativo con la consapevolezza che la strada per migliorare il paese è ancora lunga, e le sfide da affrontare nel prossimo futuro sono chiare e importanti per il benessere di tutti noi: bello guardare soddisfatti alle cose portate a termine in questi cinque anni, ma sono grandi le sfide future. Prima fra tutte quella dell’acqua, della sua gestione efficiente in ottica di tutela ambientale e salvaguardia del territorio. Poi i giovani, gli impianti sportivi, il turismo al passo con i tempi, l’attenzione al sociale, la cura della montagna e la sua valorizzazione. Con la mia squadra crediamo di avere ancora tanto da dare al nostro paese, e scendiamo in campo perché nessuno di noi è solito lasciare le cose a metà”.

di A. Pa.



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