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Trento, assestamento: la relazione del presidente Fugatti

I numeri della manovra

TRENTO - Al via, con la relazione del Presidente Fugatti, la maratona consiliare sull’assestamento di bilancio. In apertura di seduta, il presidente del Consiglio Soini, ha ricordato, con un minuto di silenzio, il quarantesimo anniversario della tragedia di Stava.
Un volume di risorse inedito
Fugatti ha parlato di continuità della manovra con le politiche della Giunta e ha sottolineato che l’assestamento ha un volume (878,7 milioni) mai visto fino a ora. Risorse che “non sono piovute dal cielo” ma sono il frutto delle scelte di governo a favore degli investimenti pubblici e privati e dei consumi. In un altro passaggio del suo intervento, il Presidente della Giunta, ha ricordato che oggi le imprese stanno affrontando un mondo nuovo caratterizzato da tecnologie che si evolvono in modo velocissimo e sono prodotte da paesi come la Cina che vede ormai le sue università stanno guadagnando punti nel ranking internazionale.
Dazi, il Trentino mostra capacità di resilienza La questione dazi è grave ma, ha aggiunto, “il Trentino vanta una capacità di resilienza superiore rispetto al resto del Paese”. In un altro passaggio ha ricordato il Forum dell’Economia dove uno dei temi è stato quello della demografia del nostro territorio e la necessità di investire sulla ricerca e sui servizi ad elevato valore aggiunto. Una necessità particolarmente sentita nelle micro – imprese che hanno un ruolo fondamentale anche per il presidio e il popolamento delle zone periferiche ma devono evolvere, prima di tutto dal punto di vita tecnologico.
Scuola d’infanzia a luglio, buoni risultati e si pensa anche alle elementari
Il Presidente, sulla scuola, ha ricordato che l’apertura della scuola d’infanzia a luglio che sta vedendo una crescita di adesioni, al punto che si sta pensando di estendere questa misura alla scuola primaria. “Una delle novità più significative di questo assestamento – ha aggiunto Fugatti – riguarda una misura strutturale a sostegno della natalità. Abbandonando l’approccio episodico del bonus “una tantum” o comunque delle misure di breve durata la Provincia introduce per tutti i terzi figli (nati o adottati dal 1° gennaio 2026) un assegno mensile per i primi dieci anni di vita” Un passo verso la un piano per la creazione di un ecosistema favorevole alla maternità.
A22, la legge deve essere rispettata
Sull’A22 ha ricordato che la Pat, con quella di Bolzano e i territori interessati, ha seguito un percorso chiaro “definito a suo tempo con il governo Draghi, in pieno accordo con le istituzioni europee. La norma approvata dal Parlamento prevede che, per alcune concessioni autostradali scadute e in scadenza, si possa indire un bando pubblico riconoscendo tuttavia il diritto di prelazione, cioè un diritto di priorità, al concessionario uscente o a una società a partecipazione pubblica come A22. L’obiettivo – ha continuato – rimane quello di tutelare il nostro modello”.
“Eppure oggi - ha continuato Fugatti – dopo tre anni, emergono nuovi dubbi a livello comunitario. Non entriamo in questa sede in polemica con i continui cambi di opinione a livello europeo, ma da parte nostra resta la ferma convinzione che la legge debba essere rispettata”.
Olimpiadi, grande occasione
Centrale anche l’opportunità delle Olimpiadi invernali che stanno dimostrando le capacità organizzative della nostra provincia. In conclusione il Presidente ha affermato che “la nostra autonomia si declina inanzitutto come valore della responsabilità”.
Statuto, passo concreto verso un’autonomia più forte
“Un'Autonomia in movimento dunque, che ha raggiunto una tappa importante qualche settimana fa, con l'approvazione – da parte del Consiglio dei Ministri – del disegno di legge costituzionale di riforma dello Statuto speciale di autonomia. Con questo passaggio si è dato ufficialmente il via all'iter parlamentare con l'incardinamento del testo nelle competenti commissioni. Si tratta di un passo concreto verso un'autonomia più forte, aggiornata e aderente alle esigenze del nostro tempo”.
I numeri e l’impatto economico e sociale della manovra
Il Presidente ha sottolineato il “cambio di passo” del Trentino rispetto al pre – 2018, che ha visto una dinamica del Pil migliore rispetto a quella del Nord – Est e in recupero rispetto alla Provincia di Bolzano. Un buon andamento del Pil sul quale, ha ricordato Fugatti, hanno inciso le scelte della Giunta che ha destinato le risorse a settori che hanno favorito la crescita. In particolare le politiche a favore della natalità, del potere d’acquisto delle famiglie e del supporto degli investimenti in particolare per le opere pubbliche. Misure che con l’assestamento, ha continuato il Presidente della Giunta, vengono potenziate.
Produttività ai vertici in Italia
Per quanto riguarda l’analisi della situazione economica la produttività delle aziende trentine si colloca ai vertici tra le province italiane. Produttività che si esprime soprattutto tra le piccole e medie imprese e in particolare nelle micro imprese che, nel 20% dei casi, raggiungono i livelli di quelle più strutturate. Il Trentino, inoltre, si distingue per il livello di innovazione e della spesa per ricerca e sviluppo che ha raggiunto i 350 milioni (1,46% del Pil) anche se la quota prevalente è pubblica. Per quanto riguarda le infrastrutture Itc ad alta capacità è stato collegato il 77.6% delle famiglie, superando così la media del Nord – Est (58,5%) e nazionale (59,6%). In crescita anche il numero dei laureati: il 34% dei giovani tra i 25 e i 34 anni hanno una laurea. Nel 2003 la percentuale era del 12,8%. In calo, per contro, il numero dei ragazzi che abbandonano la scuola: l’8,2% contro una media nazionale del 10,5%. Positivo l’andamento delle esportazioni che hanno raggiunto il 20%, contro una media nazionale del 29% e del 40% del Nord Est. Sempre più importanza riveste il settore del turismo, in crescita del 2,6%. Sul totale del consumo delle famiglie il 24% viene dai turisti. La partecipazione al mercato del lavoro è alta e tocca il 73,3%; la disoccupazione è in calo ed è arrivata al 2,7%, contro il 6,5% in Italia e il 3,6% nel Nord – Est. Il potere d’acquisto dei trentini è mediamente di 48 mila 200 euro, più alto del 28% rispetto della media nazionale, del 26% rispetto a quella europea.
Una cifra che colloca il Trentino al terzo posto dietro Alto Adige e Lombardia.
In calo, invece, il rischio povertà (6.8% contro una media nazionale del 18,9% e l’8,8% del Nord – Est).
L’avanzo di bilancio è fisiologico
Le risorse dell’assestamento ammontano a 880 milioni sul 2025, di questi 470 derivano dall’avanzo del 2024. Nel rendiconto questa cifra è di 1 miliardo e 237 milioni, ma 400 milioni sono già destinati al nuovo ospedale e 367 milioni s riferiscono a entrate già autorizzate sul bilancio 2025. Della cifra disponibili di 470 milioni 150 derivano da risparmi e 320 da maggiori entrate rispetto alle previsioni. Dai tributi provinciali, nonostante l’alleggerimento fiscale, vengono altri 45 milioni per il prossimo anno. “Dati – ha detto il presidente -che fanno chiarezza sulle polemiche nate sulla capacità della Giunta di spendere le risorse.
Le risorse non spese ammontano a 150 milioni, una cifra fisiologica”.
Contratto del settore pubblico, aumenti del 6%
Fugatti ha poi ricordato l’accelerazione nel rinnovo del contratto del settore pubblico per il triennio 2025 – 27. La manovra garantisce un aumento della retribuzione del 6% già dal prossimo anno. Aumenti salariali che avranno un impatto di 57,5 milioni nel 2025 e 17,6 per il 2026. Inoltre, per le coop sociali in assestamento ci sono 23,2 milioni per assicurare la copertura del contratto nazionale.
Il capitolo fiscale prevede l’esenzione dell’addizionale Irpef per le famiglie con redditi fino a 30 mila euro (dagli attuali 27 mila) anche senza figli. Per i pensionati che beneficiano della quota A e A e B3 dell’assegno unico è prevista un una tantum di 3600 euro.
Irap più bassa per chi migliora le paghe
Sul capitolo imprese, ulteriore riduzione dell’aliquota Irap (dal 2,8% al 2%) per le aziende che si impegnano a stipulare contratti di primo e secondo livello che prevedano miglioramenti salariali.
Un investimento di 15 milioni, ha ricordato il Presidente, che lega competitività alla valorizzazione del capitale umano.
Le opere pubbliche motori di sviluppo
Gli investimenti per le infrastrutture toccano quota 535,6 milioni. Opere che, ha sottolineato il Presidente, oltre a migliorare la competitività del territorio, rappresentano anche un motore di sviluppo. Basti pensare che dal 2019 al 2024 i 470 milioni spese per le opere pubbliche all’anno hanno generato una crescita del Pil di 370 milioni all’anno. I progetti previsti dalla manovra ci sono interventi sulla viabilità e le ciclabili (235 milioni) e 100 aggiuntivi per la variante di Tenna; altri 100 per il cofinanziamento del progetto RfI della ferrovia Rovereto – Riva;
l’integrazione di 120 milioni per il Polo ospedaliero (che arriva a 820 milioni); 48,8 milioni per l’edilizia scolastica e 16 milioni per l’integrazione della funivia Trento – Bondone.
Fugatti ha poi messo in evidenza l’importanza degli incentivi pubblici agli investimenti delle imprese (dal 2029 al 24 480 milioni della Pat hanno messo 2,1 miliardi di investimenti con un impatto sul Pil di 1,5 miliardi) ai quali nella manovra sono destinati 170 milioni di euro per progetti che vanno dalla transizione energetica, alla produttività. Mentre una fetta importante, 80 milioni, andrà al Terzo bando qualità per le aziende del settore ricettivo e commerciale. Sessanta milioni sono
destinati a Trentino Sviluppo per investimenti industriali (35 milioni) e 25 milioni per il turismo. Venti milioni sono destinati per la filiera delle aziende Dana. Dieci milioni sono già stati autorizzati per il Fondo mobiliare Euregio+ e l’obiettivo è quello di raggiungere le dimensioni del vecchio Fondo strategico del Trentino – Alto Adige (230 milioni) per finanziare progetti di sviluppo e stato patrimoniale delle imprese.
Turismo sempre più centrale
Per il turismo nella manovra ci sono 20,5 milioni dei quali 17,8 milioni sono destinati a Trentino Marketing per il piano di promozione di tutti i settori economici anche in vista delle Olimpiadi. I 2,7 milioni che rimangono andranno per la ristrutturazione dei rifugi e per interventi sul patrimonio alpinistico. Otto milioni vanno alle infrastrutture sportive, tenendo conto che sono in corso i finanziamenti (300 milioni) per quelle delle Olimpiadi.
Agricoltura, attenzione all’allevamento e alla montagna
Per il settore agricolo la manovra prevede 10,2 milioni destinati al rinnovo dei frutteti, la ristrutturazione dei vigneti. Di questi 2,5 sono destinati alla commercializzazione dei prodotti agricoli.
Mentre, per il rinnovo degli impianti di irrigazione, tenuto conto delle cifre già autorizzate, ci sono 15 milioni. “L’agricoltura di montagna – ha sottolineato il Presidente – e l’allevamento zootecnico rivestono un ruolo strategico anche in termini di tutela ambientale e la salvaguardia del territorio alpino e il contrasto
allo spopolamento”.
Altro corposo capitolo quello dell’edilizia universitaria, per la quale nell’assestamento ci sono 15 milioni; 14,8 milioni sono destinati agli studentati; 10,8 per l’Opera universitaria per il completamento dello studentato di S.Bartolomeo e 4 milioni per cofinanziare le residenze private. La previsione, tenuto conto del progetto di Piedicastello, è di garantire 500 nuovi posti letto.
Sulla casa, oltre ai due progetti Riurb e Rival, 18,6 milioni di euro andranno a Itea per realizzare 38 alloggi a Riva. Verrà inoltre rifinanziato con altri 9 milioni per rivitalizzare i 33 comuni definiti a rischio spopolamento.
Sanità, 20,8 milioni per il personale e i medici di base
Sulla sanità ci sono 177,5 milioni sul trienni 2025 – 27 per farfronte alla crescita dei costi e per incrementare gli stipendi del personale sanitario. Per l’ospedale di Rovereto ci sono 73,6 milioni. Altri 14 milioni, sul 2026 – 27, sono destinati alle Apsp per lavori di ammodernamento. Per quanto riguarda il personale la manovra destina 20,8 milioni di euro per il personale sanitario e i medici di base.
Infine, per la salvaguardia del territorio per il biennio 2025 – 26 nella manovra sono state inseriti 63,3 milioni; 41 milioni per il settore antincendio; 5 per i bacini montani; 3,5 per gli interventi di prevenzione urgente; altri 8,3 andranno alla gestione delle opere igenico – sanitarie e 5,5 per rafforzare il patrimonio forestale.
Ultimo aggiornamento: 18/07/2025 23:45:52
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