Una festa per il palato, possiamo dire, dei turisti che hanno ordinatamente preso d’assalto le diverse postazioni riccamente imbandite dai contradaioli.
Elio Negri, ideatore della mostra sulla storia dello sci Scarpù uècc, ha animato la parte bassa della contrada con le sue performance agghindato da campione, rigorosamente storico, del chilometro lanciato, senza trascurare un estratto della sua sconfinata raccolta di sci d’epoca. C’è poi un luogo speciale a S. Pietro, che solo in occasione della festa dell’ospite si può visitare, cui si accede quasi in pellegrinaggio: da uno stretto corridoio ricco di foto e oggetti di un tempo, si accede al foran di Cumeléri, dove si è panificato fino al secondo dopoguerra. Ma non finisce qui: proseguendo oltre si trova l’ambolt, la cantina per la stagionatura di salumi e formaggi e sul fondo la giazzéra, un arcaico freezer naturale per la conservazione di burro e carni.
Tutti soddisfatti, sia gli organizzatori che i sciori, per la buona riuscita dell’evento, a conferma che le tradizioni ed i sapori la fanno spesso da padrone nella scala di gradimento degli eventi turistici. Nota piacevolmente positiva a fine serata: chi si era involontariamente “intrufolato”, ignaro della novità del contributo, è volentieri passato a lasciarlo alla fine, soprattutto perché la Proloco e l’Amministrazione Comunale, in accordo con le famiglie della contrada, hanno deciso di devolvere il ricavato alla LILT. La sezione provinciale di Sondrio ha scelto di destinare il contributo al progetto in collaborazione con l’ASST “Spazio prevenzione tumori del cavo orale”.