Sondrio - I dati in peggioramento e l'anticipo da parte della Regione di misure di "zona arancione rafforzato" in buona parte della Lombardia fanno scattare il campanello d'allarme: il timore da parte di molti è che nelle prossime settimane si ritorni in zona rossa, con conseguente chiusura di diversi negozi, stop agli spostamenti anche nel proprio Comune, stop alle scuole di ogni ordine e grado e chiusura di attività quali parrucchieri e barbieri, secondo il quadro del nuovo Dpcm del Governo Draghi.
Nelle prossime ore il monitoraggio da parte della Cabina di Regia, cittadini e imprese attendono le decisioni con le misure che scatterebbero da lunedì 8 marzo, tornando di fatto alla situazione esatta di 12 mesi fa: a pesare sono soprattutto le varianti, in modo particolare quella inglese che, come ha confermato il vice presidente e assessore al Welfare di Regione Lombardia, Letizia Moratti in Consiglio Regionale, è presente nel 64% dei casi lombardi, rispetto al 54% del dato nazionale riferito dal presidente dell'Istituto superiore di Sanità, Silvio Brusaferro.