Brescia - Il nuovo accordo tra Federfarma e Regione Lombardia valorizza il ruolo delle farmacie sul territorio e ancor di più quelle in zone montane o disagiate. E' un servizio innovativo, che avvicina strutture sanitarie, farmacie e pazienti. La scommessa del futuro si chiama telemedicina.
"Per le farmacie - spiega Clara Mottinelli (nella foto), presidente di Federfarma Brescia e presidente del comitato farmacie rurali - il recente accordo con Regione Lombardia e le iniziative che saranno messe in campo in futuro (telemedicina ndr.) sono un riconoscimento importante: da un lato quello che viene offerto è un servizio di qualità all'utenza, un risparmio di tempo, soprattutto per chi risiede in zone montane e in terzo luogo siamo valorizzati come presidio sul territorio".
LA NOVITA' - Con l'entrata in funzione della Dpc (Distribuzione per conto), i pazienti, dopo un ricovero ospedaliero, non saranno più costretti a recarsi nelle farmacie dei nosocomi per il ritiro dei medicinali, ma potranno farlo gratuitamente in una delle farmacie territoriali convenzionate, semplicemente esibendo la prescrizione. Fine, dunque, dei disagi legati agli spostamenti verso le sedi dei presidi ospedalieri, aggravati spesso dalle condizioni di salute dei pazienti, soprattutto per chi abita in Valle Camonica e nelle valli bresciane o in aree lontane dai centri urbani.
Nell'intesa tra Federfama e Regione Lombardia le farmacie vengono individuate come riferimenti per la distribuzione di medicinali con ricette normali e per la distribuzione di medicinali per conto per ricette rosse.