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Domenica, 4 luglio 2021

Il confronto negli Stati Generali dello sci di fondo lombardo

Milano - La sala Biagi di Regione Lombardia ha ospitato il convegno organizzato dal Comitato Fisi Alpi Centrali in collaborazione con Regione Lombardia avente come tema «Lo sci nordico in Alpi Centrali, presente e futuro in un territorio dalle enormi potenzialità».


A fare gli onori di casa per la giunta regionale: Lara Magoni (Assessore al turismo, Marketing territoriale e moda), Antonio Rossi (Sottosegretario con delega allo Sport, Olimpiadi 2026 e Grandi eventi) e il Presidente regionale Attilio Fontana, che ha sottolineato la piena disponibilità della regione a collaborare con le Alpi Centrali per una ulteriore crescita dello sci sia a livello agonistico sia turistico in vista dell’appuntamento olimpico Milano/Cortina 2026. Per la Federazione era presente il segretario Generale Loretta Piroia e per il Coni Lombardo il suo presidente Marco Riva. Il presidente delle Alpi Centrali Franco Zecchini nel dare il via ai lavori lavori, di questo incontro che ha fortemente voluto ha ricordato come il Comitato la scorsa stagione si sia imposto nella classifica generale di Coppa Italia giovani di sci di fondo, segno della buona salute della disciplina in Lombardia. Gli interventi dei relatori sono stati moderati da Marco Mapelli. Esauriti i posti a disposizione che, per la contingenza Covid, erano limitati a 50 partecipanti. Un vero peccato considerando che le adesioni hanno superato la disponibilità, visti gli argomento trattati e il valore dei relatori.


I RELATORI
Primo a prendere la parola Renato Pasini, ex alteta Allenatore Responsabile Milano/Cortina 2026 e Squadra A Femminile Sci di Fondo, seguito da Enrico Perri, preparatore atletico della stessa squadra. Sul palco si sono poi alternati Diego Maranetto, ex Allenatore FISI Sprint e Responsabile Settore Giovanile, Giuseppe Gazzotti, Coordinatore Attività Scuola Sport Provincia di Varese, Luciano Genovese, Presidente Nordico Varese - Referente FISI College «discipline fisi» Uninsubria, Benito Moriconi, ex Allenatore Settore Giovanile e Consulente LAP FISI, Marco Albarello, ex alteta e direttore agonistico Sci di Fondo Torino 2006, Corrado Vanini, Tecnico Squadra Regionale Sci di Fondo.


LE NUOVE LEVE
Per Renato Pasini e Enrico Perri la società in generale e di conseguenza l’attività sportiva negli ultimi decenni sono cambiate moltissimo. Sono cambiati gli stili di vita tra i giovani che ora sono più sedentari e anche gli sci club delle montane hanno difficoltà, salvo pochi casi, nel reclutare ragazzi da avviare allo sci da fondo.

Basilare è il lavoro delle società che con mille difficoltà, ma con grande passione, cercano di portare avanti questo lavoro fondamentale per poter avere una base credibile a livello di numeri da cui poi potrebbe nascere il campione che per preparazione, qualità innate e tanto lavoro riesca ad emergere a livello nazionale e internazionale.


SCUOLA E SPORT
Diego Maranetto
ha sottolineato come la scuola, soprattutto quella di primo grado, è abbastanza deficitaria nell’ attivare processi di multilateralità nell’attività sportiva degli studenti e questo ha portato anche ad uno scadimento delle capacità motorie dei ragazzi.


Giuseppe Gazzotti e Luciano Genovese hanno fatto notare come in questi ultimi anni conciliare istruzione e sport è un po’ più facile, in particolar modo per quanto riguarda le scuole superiori, con la creazione dei licei sportivi, degli ski college, e soprattutto con il Progetto Formativo Personalizzato che consente, agli atleti impegnati in attività sportive di interesse nazionale, di conciliare il percorso scolastico con quello agonistico, attraverso la formulazione di un percorso formativo formulato ad hoc. A questa iniziativa, a livello nazionale, hanno aderito 1584 istituti e 14.302 atleti di tutte le federazioni.


ESEMPI VIRTUOSI
Un esempio è il Liceo Scientifico Alberti di Bormio: «Su 700 studenti – ha detto Arrigo Canclini, insegnate e motore del programma – ben 100 ragazzi sono coinvolti in questo progetto nelle varie discipline (sci alpino, fondo, scialpinismo e short track. Tra l’altro – ha aggiunto Canclini – dal prossimo anno scolastico sarà attivato un convitto di una trentina di posti per quei ragazzi che provengono da altre località».


Per quanto riguarda poi l’istruzione universitaria la Lombardia e il Comitato Alpi Centrali rappresentano un’eccellenza grazie al College Universitario dell’Insubria che anche per il prossimo quadriennio metterà a disposizione 5 borse di studio per gli sciatori di interesse nazionale. Oltre a sci di fondo, Biathlon e scialpinismo, dal prossimo anno accademico potranno aderire al progetto anche atleti dello sci alpino.


UNO PIEDE NEL PASSSATO PER GUARDARE AL FUTURO
Benito Moriconi
ha sottolineato tra le altre cose l’importanza del lavoro sugli sci, ricordando che quando allenava atleti di alto livello tra settembre e novembre, l’80% del lavoro si faceva sugli sci e la Lombardia ha tutte le carte in regola a livello di territorio e strutture per fare questo tipo di attività. Le Alpi Centrali avrebbero tra l’altro degli ambiti in cui migliorare gli allenamenti e affinare la preparazione in quota (Stelvio, Livigno, Riale in Val Formazza) e utilizzare i centri di ricerca presenti in Lombardia con la preparazione degli atleti.


Marco Albarello ha sottolineato i problemi che condizionano lo sport in generale e lo sci di fondo in particolare. Il lavoro (quantità e qualità) in uno sport di resistenza alla fine paga e secondo lui è quello che un po ’manca ora in Italia, così come la precoce specializzazione è deleteria per la crescita dei ragazzi.


Corrado Vanini, a conclusione, ha ricordato come il Comitato cerca di creare e trovare l’ambiente giusto per far crescere i giovani. Cerca di farli sentire sereni e cerca di far capire loro le cose essenziali, tra cui il fatto che lo sci di fondo è uno sport in cui lo spirito di sacrificio e adattamento sono necessari. Con questi due concetti fondamentali si cerca di coinvolgerli in tutto e per tutto nelle scelte che vengono fatte, in modo che abbiano fiducia in loro stessi e negli allenatori. Numerosi sono stati poi gli interventi, le considerazioni e le proposte dei partecipanti che hanno creato un proficuo confronto e numerose riflessioni su quello che si può ancora fare per giungere all’appuntamento con Milano/Cortina 2026 con degli atleti competitivi.


Questi “stati generali» dello sci di fondo delle Alpi Centrali hanno voluto essere il preludio ad un appuntamento di carattere nazionale che si svolgerà il 29 agosto a Bobbio Penice.


Il convegno è stato caricato integralmente sul canale youtube del Comitato Alpi Centralied è visibile ai seguenti link:


Lo sci nordico in Alpi Centrali 1 parte
https://youtu.be/Xodh2lvIEu0


Lo sci nordico in Alpi Centrali 2 parte
https://youtu.be/BAuGFsKO0uA

Ultimo aggiornamento: 04/07/2021 00:14:47
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