Informativa

Noi e terze parti selezionate utilizziamo cookie o tecnologie simili per finalità tecniche e, con il tuo consenso, anche per le finalità di esperienza, misurazione e marketing (con annunci personalizzati) come specificato nella cookie policy. Il rifiuto del consenso può rendere non disponibili le relative funzioni.
Usa il pulsante “Accetta” per acconsentire. Usa il pulsante “Rifiuta” per continuare senza accettare.

-
Martedì, 2 marzo 2021

Governo Draghi: firmato il Dpcm, misure più severe fino al 6 aprile

Ponte di Legno - Il Dpcm è stato firmato dal presidente del Consiglio, Mario Draghi, ed entrerà in vigore il 6 marzo, restando valido fino al 6 aprile, dopo il periodo pasquale.


Dopo aver limato gli ultimi dettagli con le consultazioni con regioni ed esperti governativi, l'Esecutivo ha annunciato il pacchetto delle misure nel tardo pomeriggio: rimane l'impianto degli ultimi Dpcm, con la suddivisione di Regioni e Province Autonome per fasce in base ad indicatori epidemiologici.


Vietato spostarsi tra regioni, indipendentemente dalla classificazione, confermato il coprifuoco (ridotto solo in zona bianca), centri commerciali chiusi in festivi e prefestivi, chiuse palestre, piscine, impianti sciistici, sale gioco e bingo.


Nel settore della istruzione in Italia fino a questo momento le zone gialle e quelle arancioni potevano svolgere le lezioni delle scuole di ogni ordine e grado in presenza, mentre nelle zone rosse la didattica in presenza è riservata solo agli studenti fino alla prima media. Per gli studenti delle scuole di ordine superiore in queste zone la didattica si svolge invece a distanza. In futuro invece nelle zone rosse la didattica a distanza dovrà essere applicata a tutte le classi di tutte le scuole di ogni ordine e grado.


Particolarmente discussa nel corso della riunione odierna è stata l'ultima misura in relazione alla sua applicazione anche in altri casi. La bozza del decreto attualmente in lavorazione prevede infatti che i Presidenti delle Regioni o Province autonome possano disporre la didattica a distanza anche nelle aree, anche di ambito comunale, nelle quali vigano già misure stringenti di isolamento in ragione della circolazione di varianti di Sars-CoV-2 connotate da alto rischio di diffusività o da resistenza al vaccino o da capacità di indurre malattia grave.

La medesima misura può essere inoltre applicata dai Presidenti di Regioni e Province autonome a singole aree nelle quali l'incidenza cumulativa settimanale dei contagi sia superiore a 250 casi ogni 100.000 abitanti oppure in caso di motivata ed eccezionale situazione di peggioramento del quadro epidemiologico.


Nelle zone gialle si conferma la possibilità per i musei di aprire nei giorni infrasettimanali, garantendo un afflusso controllato. Dal 27 marzo, sempre nelle zone gialle, è prevista l’apertura anche il sabato e nei giorni festivi. Dal 27 marzo, nelle zone gialle si prevede la possibilità di riaprire teatri e cinema, con posti a sedere preassegnati, nel rispetto delle norme di distanziamento. La capienza non potrà superare il 25% di quella massima, fino a 400 spettatori all’aperto e 200 al chiuso per ogni sala.


In tutte le zone è stato eliminato il divieto di asporto dopo le ore 18 per gli esercizi di commercio al dettaglio di bevande da non consumarsi sul posto. Nelle zone rosse, saranno chiusi i servizi alla persona come parrucchieri, barbieri e centri estetici.


Coronavirus: nessuna conseguenza in Alto Adige dai nuovi regolamenti


In merito alla gestione della pandemia in Italia è previsto a breve il primo decreto del presidente del Consiglio dei ministri Mario Draghi. Al più tardi questo sabato 6 marzo entrerà in vigore il nuovo provvedimento, in concomitanza con la scadenza dei provvedimenti attualmente in vigore a livello nazionale. Oggi il ministro agli Affari regionali Mariastella Gelmini, il ministro alla Salute Roberto Speranza e il ministro all'Istruzione Patrizio Bianchi hanno illustrato ai presidenti di Regioni e Province autonome come il Governo intende gestire il settore della scuola e dell'istruzione a fronte della pandemia. "Le misure messe in atto nelle ultime settimane in Alto Adige sono già in linea con le norme nazionali che stanno per essere adottate" spiega il presidente della Provincia Arno Kompatscher al termine della riunione che si è svolta in videoconferenza. "Le disposizioni in vigore in Alto Adige possono dunque restare invariate, sia quelle valide a livello provinciale che quelle locali relative ai Comuni con casi di variante sudafricana" aggiunge.


All'origine della nuova linea nazionale vi è l'incremento dei casi di nuove varianti, più contagiose e in alcuni casi anche più aggressive nel decorso della malattia. La variante inglese è ormai diffusa ampiamente su tutto il territorio nazionale, ha riferito il presidente dell'Istituto Superiore di Sanità (ISS) Silvio Brusaferro, mentre la variante brasiliana specialmente nell'Italia centrale. La variante sudafricana invece resta per ora confinata in alcuni territori, fra cui - come noto - anche l'Alto Adige.

Ultimo aggiornamento: 02/03/2021 20:03:37
POTREBBE INTERESSARTI
I primi esiti dell'autopsia eseguita sul cadavere della 91enne
Ultime settimane di sci e divertimento nel comprensorio dell'Engadina e alla Diavolezza
ULTIME NOTIZIE
Appalti settore smaltimento rifiuti: 14 indagati, coinvolto anche il Bresciano
Recuperata dal Soccorso alpino nel tratto che porta al rifugio Nasego