L’attività va inquadrata nei più strutturati controlli svolti nei pressi delle scuole e dei parchi frequentati da minori, con l’obiettivo di contrastare il fenomeno.
Nel corso dei servizi di controllo del territorio e soprattutto degli incontri sulla legalità svolti negli istituti scolastici, i militari dell’Arma avevano acquisito dagli stessi studenti delle indicazioni piuttosto dettagliate sul conto di un giovane del posto, incensurato e da poco maggiorenne, che era solito rifornire diversi giovani di hashish e marijuana.
Gli incontri, finalizzati alla cessione della droga, previ contatti su chat on line, principalmente whatsapp avvenivano all’ingresso o all’uscita da scuola o in altri luoghi frequentati dal pusher, non solo a Darfo Boario ma anche a Breno e Capo di Ponte.
Dopo aver acquisito informazioni da una trentina di studenti minori, accompagnati in caserma dai loro genitori, i Carabinieri hanno deciso di eseguire una perquisizione a casa del 18enne.
All’interno della sua stanza i militari hanno recuperato una ventina di grammi di hashish e poco meno di dieci grammi di marijuana.
Il giovane è stato tratto in arresto per la detenzione delle due diverse tipologie di stupefacente. L’accusa è piuttosto grave in quanto è stata contestata anche l’aggravante della cessione di droga eseguita a favore di minorenni nelle vicinanze degli istituti scolastici e dei luoghi di loro ritrovo.
Il Giudice del Tribunale di Brescia ha convalidato l’arresto e ha applicato nei confronti dell’imputato la misura dell’obbligo di presentazione.