L'iniziativa avviata dal sindaco di Breno, Sandro Farisoglio, che ha raccolto la sensibilità di automobilisti, motociclisti e dell'intera comunità camuna, ha fatto breccia nel prefetto di Brescia.
Dopo la lettera inviata lo scorso 18 aprile dal sindaco di Breno, nella quale veniva analizzata la situazione creatasi lungo la statale 42 in seguito alla posa dei nuovi guardrail, il prefetto di Brescia ha sospeso quest’oggi il proseguimento dei lavori, programmati da Anas dal 2 al 31 maggio, per installare ulteriori tratti di barriere metalliche di sicurezza nel tratto a nord di Esine.
Nella missiva (clicca sull'immagine per ingrandire) inviata a dirigente Anas compartimento Nord Ovest, responsabile settore viabilità Provincia di Brescia, sindaci di Darfo Boario, Esine, Cividate Camuno, Piancogno, Breno, Braone, Niardo e Ceto, il prefetto Vardéfa riferimento alla lettera del sindaco di Breno, al tema della sicurezza sulla statale 42 e dalla necessità di un confronto sull'opera e invita Anas a sospendere i lavori per un approfondimento dell'argomento. Sui nuovi guardrail posizionati tra Darfo ed Esine sono divampate polemiche e l'Anas è finita nel mirino di automobilisti e motociclisti visto il restringimento della corsia. Il dirigente Anas, in un incontro a Sonico, aveva ribadito che i lavori "sono quelli previsti dal codice della strada".
Il buon senso dice altro e la battaglia portata avanti dal sindaco Farisoglio ha fatto breccia nel prefetto. "Ringrazio il prefetto per aver letto attentamente il mio documento – commenta Sandro Farisoglio - e per aver preso in considerazione le osservazioni e le riflessioni contenute. Ora mettiamoci al lavoro per risolvere il problema".