Un normale incidente che ha avuto conseguenze fatali per l'87enne camuna.
Davanti al giudice monocratico del tribunale di Brescia Andrea Gaboardi sono stati sentiti i testi della parte civile che hanno ricostruito i fatti e confermato che l'anziana nei giorni successivi all'incidente aveva detto ai medici di "avere ancora dolori all'addome", ma dopo 15 giorni venne dimessa dall'ospedale di Esine. Giovanna Salvetti per il riacutizzarsi del dolore venne successivamente ricoverata in una residenza per anziani dove riscontrarono una embolìa polmonare e pochi giorni dopo morì.
Secondo i testi della parte civile sentiti ieri e l'accusa condotta in aula dal Pm Maria Cristina Bonomo, venne commessa una sottovalutazione delle condizioni della donna. Otto medici, sei dell'ospedale di Esine, uno di Edolo e uno della Rsa di Bienno, devono rispondere dell'accusa di omicidio colposo e nell'udienza del prossimo 21 novembre saranno sentiti i testi della difesa.