Vogliamo invertire la tendenza, sollecitando i Comuni ad affidare la pratica a chi conosce bene queste realtà".
LE NOVITÀ - In attuazione delle nuove linee guida, ora al vaglio della Commissione agricoltura per il parere di competenza, i proprietari pubblici delle malghe, riconoscendone la valenza sociale e ambientale, provvederanno alla loro concessione/affitto dando maggiore importanza al progetto qualitativo, che peserà fino all'80 per cento dei punteggi nei bandi, a chi vive in montagna, a chi produce prodotti lattiero-caseari tipici. Avrà meno peso l'offerta economica al massimo ribasso per aiutare i Comuni a compiere scelte basate sulla qualità dell'offerta. Saranno sostenute, incentivate e incoraggiate inoltre, anche attraverso appropriate disposizioni contrattuali e di capitolato generale, le attività d'alpeggio orientate a conservare la natura ed il paesaggio per le ricadute d'interesse sociale generate.
TUTELA PRODOTTI TIPICI E MATERIE PRIME - In Lombardia sono presenti 870 alpi/malghe, che occupano una superficie totale di 225.771 ettari, pari al 9 per cento del territorio regionale e a circa il 25 per cento di quello montano. "Una gestione più efficiente delle malghe - ha aggiunto Rolfi -consentirà di salvaguardare i nostri prodotti tipici e le materie prime, di conservare il paesaggio, di ricercare un equilibrio tra fauna selvatica e domestica e di gestire i pascoli in armonia con la natura".
PIÙ TURISTI IN MONTAGNA - "La diffusione di nuovi mezzi come le biciclette elettroniche consentirà nel prossimo futuro anche una logistica più semplice per i turisti di montagna - ha concluso l'assessore -. Per questo sarà necessario promuovere la vendita diretta di prodotti di malga e un rapporto sempre più stretto tra attività d'alpeggio e agriturismi".